Formazione: Musumeci chiama, Di Maio risponde

 
Un "tavolo di confronto" con il Ministero del Lavoro per individuare le misure correttive e le azioni di ricollocazione occupazionale e di tutela sociale per i lavoratori della Formazione professionale e degli sportelli multifunzionali è stato chiesto dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, con una lettera inviata al ministro Luigi Di Maio, che ha prontamente risposto.
 
"Sin dal suo insediamento, questo governo regionale – si legge nella nota – si è trovato ad affrontare le particolari difficoltà connesse al prolungato stato di crisi del comparto della formazione professionale e degli operatori degli sportelli multifunzionali. Dopo molti anni di assoluto stallo del settore, nell’arco di sette mesi, ha ripristinato le attività formative, cosicché è oggi possibile prevedere il parziale riassorbimento occupazionale dei lavoratori da tempo fuoriusciti dal bacino".
 
 
 
 
I cosiddetti ex sportellisti rappresentano dunque "uno spinoso bacino di crisi che coinvolge circa ottomila famiglie siciliane".
 
"Al di là – scrive ancora il presidente Musumeci – di ogni possibile valutazione sulle origini e sulle cause che, in un lungo arco temporale, hanno generato, nel settore, il sovradimensionamento degli addetti si consolida oggi una vera e propria emergenza sociale i cui impatti umani ed economici non sono ulteriormente tollerabili. A questo punto, con l’intento di definire condivise linee di azione, ritengo utile e necessario richiedere un confronto al fine di individuare sostenibili obiettivi e programmare adeguati interventi, volti ad arginare e risolvere la descritta situazione di crisi".
 
E questo attraverso un "tavolo di confronto finalizzato a pianificare il processo di risanamento del comparto".
 
"Consapevoli dell’emergenza – ha risposto Luigi Di Maio in una nota -, dopo un recente incontro con una delegazione di ex sportellisti, stiamo già operando con gli uffici del Ministero per ipotizzare dei percorsi di rafforzamento delle politiche per il lavoro e auspichiamo che la Regione Siciliana, che ha in capo l’attuazione delle politiche per il lavoro, possa supportare il governo nell’azione di riordino".
 
"Siamo pronti a collaborare – aggiunge Di Maio – con gli enti locali e il ministero è disponibile a incontrare la Regione siciliana per affrontare anche il problema degli ex sportellisti che la Regione stessa ha generato, siamo disposti ad ascoltare purché ciascuno si assuma le proprie responsabilità, ed è per questo che riteniamo urgente che la Sicilia torni a occuparsi di formazione, utilizzando le risorse umane ed economiche che ha già a disposizione, ma che oggi rischia di perdere a causa di ritardi e scarsa considerazione di un tema che è per il governo fondamentale".