PALERMO – Il clima di fiducia dei consumatori siciliani nel quarto trimestre 2009 è sostanzialmente stazionario; l’indice si attesta a 106,1 (contro 106,2 rilevato tra luglio e settembre 2009), confermandosi sui livelli più elevati dall’ultimo trimestre del 2002. Nel Mezzogiorno, continua invece, per il quinto trimestre consecutivo, il trend rialzista.
È quanto emerge dal rapporto “Congiuntura Mezzogiorno” relativo al IV trimestre 2009, realizzato congiuntamente da ISAE (Istituto di analisi economica), OBI (Osservatorio regio nale banche-imprese di economia e finanza) e SRM (Associazione studi e ricerche per il Mezzogiorno).
“Per quanto riguarda opinioni e attese sulla situazione economica generale – è scritto nel rapporto – si deteriorano le aspettative sulla disoccupazione – che nel primo trimestre dell’anno avevano raggiunto il livello peggiore dall’inizio della rilevazione nel 1996 – con il saldo che si avvicina a tale livello, attestandosi a 95 da 78. Dall’altro, invece, continuano a migliorare le valutazioni e le attese sulla situazione economica del Paese (da -100 a -89 e da -16 a -8 nel corso del quarto trimestre 2009) che si allontanano ulteriormente dai rispettivi puntidi minimo registrati all’inizio del 2008”.
Indicazioni positive anche sulle aspettative a livello familiare. “Coerentemente con le valutazioni sulla situazione generale del Paese, migliorano tutti i saldi relativi alla situazione personale dei consumatori. Sono infatti positivi i giudizi e le aspettative sulla situazione economica della famiglia, che nel trimestre in corso si muovono secondo un trend rialzista, attestandosi su livelli elevati, raggiunti in precedenza nel periodo compreso tra fine 2003 e fine 2006.
I saldi sono rispettivamente pari a -46 e -5 contro -50 e -9 registrati nel trimestre luglio/settembre. Anche i giudizi sulla propria situazione finanziaria nel corso del quarto trimestre 2009 sono positivi (il saldo passa da -10 a -8)”.
Poi “nella scelta di convenienza tra consumo e risparmio, i consumatori siciliani prediligono quest’ultimo. Infatti, in uno scenario come quello attuale che permane incerto, si registra un incremento della convenienza ad effettuare risparmi, con il relativo indice che muove da 163 a 166, portandosi su un livello di massimo storico.
Il giudizio sulla convenienza all’acquisto di beni durevoli invece arretra, con il saldo che si porta a -94, da -91 dello scorso trimestre”.
“In un quadro personale contraddistinto da opinioni e attese positive, le prospettive di risparmio per i prossimi 12 mesi, pur in leggero calo nel corso del trimestre (il saldo passa da -67 a -70) si mantengono su livelli medi elevati”.