Milleproroghe: sì all’emendamento “Salva Catania”

Le Commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera hanno approvato un emendamento dei relatori sui Comuni in dissesto o in predissesto che riguarda, in particolare, Napoli e Catania.
 
A favore della proposta hanno votato non solo i gruppi della maggioranza, ma tutto il centrodestra, soddisfatto dell’intervento in favore di Catania, come ha spiegato Stefania Prestigiacomo.
 
Contrario il Pd che con Gennaro Migliore ha parlato di "emendamento elettorale".
 
L’emendamento dei due relatori, Giuseppe Buompane e Vittorio Baldino del M5s riguarda la ricognizione dei debiti fuori bilancio.
 
Se un Comune o un Ente locale ha presentato o presenterà entro il prossimo trenta novembre 2018 un piano di riequilibrio finanziario pluriennale, per esso la ricognizione di tutti i debiti fuori bilancio sul raggiungimento degli obiettivi intermedi sarà effettuata dopo l’approvazione del rendiconto dell’esercizio 2018.
 
Inoltre "il mancato adeguamento dei tempi di pagamento dei debiti commerciali non costituisce motivo per il diniego delle riformulazioni o rimodulazioni" previste dal Testo unico degli Enti locali.
 
Tutto ciò "fermo restando il rispetto dei termini di pagamento oggetto di accordo con i creditori di cui al piano riformulato o rimodulato".
 
“Seppure il testo approvato – hanno commentato il sindaco di Catania Salvo Pogliese e il vicesindaco Roberto Bonaccorso con una nota congiunta – soddisfi solo parzialmente le necessità economico finanziarie del Comune, un sentito ringraziamento per l’attività svolta a favore della città di Catania va soprattutto al sottosegretario Candiani e all’onorevole Prestigiacomo".
 
"Al fine di dar corso – prosegue la nota – alle eventuali rimodulazioni del piano, attraverso un chiarimento con il ministero dell’interno, bisognerà comprendere se ancora rileva l’accertamento del mancato rispetto degli obiettivi del piano.  Aspettiamo in ogni caso fiduciosi notizie relative alla richiesta di contributo finanziario determinante per riportare in equilibrio il bilancio dell’ente”.