Palermo – Un punto sui lavori del passante ferroviario dopo l’intoppo dell’inaugurazione mancata

PALERMO – La “talpa” ha tagliato il traguardo. La fresa meccanica Marisol, che la Sis sta usando per scavare la galleria Notarbartolo-Francia del passante ferroviario, ha raggiunto la meta finale e si è fermata a due metri dall’ultimo “tappo”. Lo sbocco della talpa meccanica dovrebbe avvenire domani nel piazzale del cantiere di via Belgio. È già in corso il getto della sella nel pozzo in cui avverrà l’uscita e l’estrazione del mostro di acciaio.
 
 
Sui tempi, però, il condizionale è d’obbligo, visto il recente annuncio su Facebook, poi smentito, dell’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, che aveva fissato per il 14 settembre l’inaugurazione della nuova tratta per l’aeroporto, ormai interrotta da tre anni. L’inaugurazione è stata “stoppata” dalla Prefettura, che non avrebbe emesso il nulla osta al Piano di sicurezza dell’infrastruttura a causa, pare, di alcune problematiche legate alle gallerie, in particolare per quanto riguarda le procedure di emergenza. Rfi è già intervenuta per adeguarle alle prescrizioni della Prefettura. Ieri doveva tenersi la simulazione dei vigili del fuoco. Una volta che la tratta avrà superato l’esame dei tecnici di via Cavour, Rfi chiederà all’Ansf (l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie) l’autorizzazione per la messa in esercizio.
 
Nel frattempo Trenitalia ha dovuto fare di necessità virtù e, presa in contropiede dal rinvio, ha predisposto un servizio di collegamento tra il capoluogo e lo scalo di Punta Raisi “con autobus sostitutivi fino al rilascio della definitiva autorizzazione per la messa in esercizio della linea da parte delle competenti autorità”, si legge in una nota. Certo questo nuovo ritardo ha evitato al passante un esordio di fuoco: l’inaugurazione di giorno 14 sarebbe avvenuta giusto in tempo per la visita pastorale del Papa in Sicilia, prevista per l’indomani. A Palermo si è riversata una massa di quasi 100 mila fedeli che hanno dovuto rinunciare alla vettura personale – per ragioni di sicurezza il centro storico è diventato una trincea – e utilizzare altri mezzi pubblici come l’autobus o il tram.
 
 
 
I cantieri, però, al netto di questo intoppo, vanno avanti: in zona Francia sono in corso i lavori di superficie (accessi, segnaletica, parcheggi) mentre a Notarbartolo gli operai stanno montando le travi Mec per l’alimentazione. Le opere civili del passante dovrebbero essere completate entro il 2019 ma alcuni cantieri (la fermata Lazio e il tappo di vicolo Bernava, ad esempio) potrebbero slittare al 2019. Vanno avanti anche gli scavi a piazza Politeama, dove è in corso la realizzazione dell’omonima fermata dell’anello ferroviario. Lì gli operai della Tecnis stanno costruendo le paratie di pali secanti per il tratto di accesso sotterraneo da Piazza Sant’Oliva: i pali servono per realizzare una rampa per i mezzi adatti allo scavo sotterraneo. Una volta completata questa operazione, i lavori dovrebbero proseguire senza interessare la superficie, consentendo così di liberare una parte della piazza.