“Piano rifiuti entro dicembre”, ma senza esperti

PALERMO – Ancora una volta il Piano rifiuti, atteso da anni in Sicilia, accende gli animi della politica regionale, divampando in un tutti contro tutti. Secondo le opposizioni al governo Musumeci – in particolare i deputati pentastellati guidati sul fronte ambientale da Giampiero Trizzino – è “impossibile” che la Regione riesca a presentare la nuova strategia per la spazzatura entro il mese di dicembre, almeno restando in vigore il bando per la selezione di 25 esperti con mandato di redigere il suddetto Piano.
 
Questo perché al mini concorso regionale si sono presentati in 800, un numero che probabilmente non si aspettavano dalle parti dell’assessorato all’Energia. Ma tant’è. I curriculum vanno letti, pesati e, quindi, selezionati. Un iter non certo facile come fa notare Trizzino, secondo il quale ci vorranno “almeno due mesi per avere una graduatoria definitiva”.
 
E qui il deputato cinquestelle tira le somme: “L’iter indicato dall’articolo 9 della legge regionale 9 del 2010, in merito all’approvazione del Piano, impone che a pronunciarsi, esprimendo un parere, oltre alla commissione di merito dell’Ars, siano più di 400 enti – sottolinea Trizzino -: le 9 province dell’Isola, oggi Liberi consorzi, i 390 Comuni siciliani, le Società di regolamentazione per la gestione del sistema dei rifiuti (Srr). è praticamente impossibile che l’iter venga espletato entro i prossimi 100 giorni”. Insomma, niente Piano sotto l’albero.
 
I conti devono averli fatti anche alla Regione, tanto che – come riportato già lo scorso giovedì dai deputati dem Anthony Barbagallo e Giuseppe Lupo – l’assessorato all’Energia retto da Alberto Pierbon ha annunciato in commissione Territorio e Ambiente il ritiro del bando, con tanti saluti agli aspiranti consulenti.
 
“Lo avevamo detto – sottolinea Barbagallo – che a nostro parere all’interno della macchina regionale, nel Dipartimento Acque e Rifiuti e nei Consorzi di bonifica, avevamo già il personale qualificato. Ora sarebbe il caso di chiedere scusa per agli 831 aspiranti che hanno partecipato alla selezione, per le false speranze che il governo regionale ha regalato loro”.
 
Musumeci, rispondendo alle accuse degli oppositori, da una parte torna a garantire la presentazione del Piano entro l’anno; dall’altra però ammette che rispetto al bando regionale verrà fatta, se non proprio un’inversione ad U, quantomeno una deviazione. “L’obiettivo del mio governo – dice subito il presidente – è e resta quello di presentare il Piano entro il mese di dicembre di quest’anno”.
 
Ma per farlo, bisognerà rinunciare agli esperti, almeno in questa fase. “L’articolata procedura per la selezione di tecnici esterni – prosegue Musumeci – che avrebbero dovuto collaborare sin dalla fase iniziale alla stesura del Piano, non consentirebbe il rispetto dei tempi, a causa dell’elevato numero di domande – aggiunge -. Stiamo perciò valutando l’opportunità di avvalerci, in questa fase, della collaborazione di Invitalia, se a titolo gratuito”.
 
“Non escludiamo, tuttavia, di andare avanti con la selezione, tenuto conto – spiega il governatore – che gli esperti potrebbero essere impegnati in tutte le attività conseguenziali all’approvazione del Piano, oltre che nella redazione della strategia regionale per le bonifiche delle ben 511 discariche esistenti e a supporto delle nove istituende Ada (Autorità di ambito) nella stesura dei relativi Piani d’ambito”.
 
“Dobbiamo fare presto – conclude il presidente – per tirare fuori la Sicilia dalla emergenza rifiuti: si tratta di recuperare anni di colpevole inerzia e di spregiudicata approssimazione”.