Omicidio Desirée: preso il quarto uomo a Foggia

ROMA – La Squadra mobile di Foggia ha arrestato il presunto quarto uomo che sarebbe coinvolto nella morte di Desiree, la sedicenne uccisa in un edificio dismesso nel quartiere di San Lorenzo a Roma. Si tratterebbe di un gambiano di 32 anni di nome Yousif Salia fermato nella periferia del capoluogo dauno. I primi tre fermati sono i immigrati irregolari accusati di omicidio volontario, violenza sessuale e cessione di stupefacenti.
 
Quella di Desirée “è una vicenda terribile, alla famiglia vanno le nostre condoglianze. Il punto è riuscire a far sì che nelle città e nei quartieri ci sia una progettazione vera, e ci siano le risorse per fare progettazione, altrimenti rimane tutto sulla carta”. Lo ha detto il presidente della Camera Roberto Fico presenziando in Campidoglio al IV Forum delle Autorità Metropolitane Europee – Ema. “Problemi così complessi – ha aggiunto Fico – non si risolvono con la sola forza, ma con la forza delle idee e la programmazione integrata con le famiglie, le università, le città che collaborano. Non possiamo dare risposte sempre uguali a problemi complessi e diversi”, ha concluso.
 
“Dico assolutamente no alle ronde, la ronda non è una risposta. Noi dobbiamo creare coesione tra le persone. Siamo indignati tutti quanti e profondamente addolorati per i fatti che sono avvenuti. Ma le ronde non sono le risposte”. Lo ha ribadito la sindaca di Roma Virginia Raggi a margine dell’Ema 2018 in Campidoglio.
 
“La risposta – ha proseguito Raggi – è quello che sta avvenendo già in altre parti della città: una sorta di controllo di vicinato. Sono i cittadini che insieme alle forze dell’ordine collaborano per segnalare l’illegalità e ricostruire quel tessuto di legalità che è fondamentale per abitare in sicurezza nelle nostre città”.
 
Sono previsti per questa mattina, nel carcere di Regina Coeli, gli interrogatori di convalida e garanzia degli immigrati fermati in relazione alla morte di Desiree Mariottini, la ragazza di 16 anni trovata senza vita a Roma, in uno stabile occupato nel quartiere San Lorenzo. L’atto istruttorio si svolgerà davanti al giudice delle indagini preliminari Maria Paola Tomaselli. La Procura, con il pm Federico Pizza, contesta i reati di omicidio, violenza sessuale e cessione di stupefacenti. Ieri mattina, inoltre, il legale di fiducia della mamma di Desiree, l’avvocato Valerio Masci, ha avuto un incontro con il pm.
 
“L’unica cosa certa è che Desirée è morta e che era una ragazza sempre seguita dalla famiglia, in particolare dalla madre e dalla nonna che l’avevano cresciuta”, ha detto il penalista lasciando gli uffici della cittadella giudiziaria di piazzale Clodio. Mercoledì la giovane aveva chiamato la nonna raccontandole di aver perso l’autobus e aggiungendo che avrebbe passato la notte da un’amica. La telefonata era però arrivata da un’utenza privata, una circostanza che ha insospettito e messo in allarme la nonna e la madre, che si sono messe subito alla ricerca della giovane a Latina e a Cisterna, ma senza risultati”. “Quando è stato possibile abbiamo presentato una denuncia di scomparsa ai carabinieri. Ma l’unica notizia arrivata alla famiglia è stata poi quella della morte e del ritrovamento del corpo nella mattinata di venerdì dopo una telefonata che, alle 4 di mattina, richiedeva l’intervento del 118”.
 
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha commentato così l’arresto della quarta persona ricercata per la morte di Desiree a Roma: “Catturato a Foggia il quarto verme che avrebbe stuprato e portato alla morte Desirée. Si tratta (guarda caso) di un immigrato clandestino”.