Vino: sulla produzione l’Italia batte Francia e Spagna

Parte da questo bilancio la vendemmia 2018 in Italia che "si è praticamente conclusa con una produzione di circa cinquanta milioni di ettolitri, in aumento del 16% rispetto alla scorsa annata che per la grave siccità è stata tra le più scarse dal dopoguerra".
 
La vendemmia "ha impegnato 310 mila aziende agricole e quasi 46 mila aziende vinificatrici su una superficie a vite di 652 mila ettari. Un’attività che genera oltre dieci miliardi e mezzo di fatturato dalla vendita del vino, realizzato più all’estero che in Italia. E che offre opportunità di lavoro nella filiera, considerando anche l’indotto, a un milione e trecentomila persone.
 
I dati emergono dal primo bilancio della Coldiretti con la raccolta delle uve che, spiega la confederazione degli imprenditori agricoli, "è stata accelerata per evitare l’arrivo del maltempo e ha ormai superato il 90% del totale lungo la Penisola, un risultato in linea con la media dell’ultimo decennio che garantisce all’Italia il primato mondiale davanti alla Francia".
 
Nell’area transalpina la produzione dovrebbe infatti aggirarsi sui 46 milioni di ettolitri e viene scavalcata anche dalla Spagna che sale al secondo posto con 47 milioni di ettolitri.
 
"Dal punto di vista qualitativo poi – segnala la Coldiretti – la produzione tricolore sarà destinata per oltre il settanta per cento a Docg, Doc e Igt con 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 73 denominazione di origine controllata e garantita (Docg), e 118 a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia. Il restante trenta per cento della produzione sarà destinato ai vini da tavola".
 
Sul territorio nazionale, spiegano i rappresentanti di Coldiretti, "ci sono 504 varietà iscritte al registro viti contro le 278 dei cugini francesi a dimostrazione del ricco patrimonio di biodiversità su cui può contare l’Italia che vanta lungo tutta la Penisola la possibilità di offrire vini locali di altissima qualità grazie a una tradizione millenaria".
 
Con l’ultimarsi della vendemmia, l’Italia festeggia anche il record storico delle esportazioni di vino Made in Italy che nei primi sette mesi del 2018 fanno registrare un aumento del quattro per cento rispetto allo scorso anno quando avevano raggiunto su base annuale i sei miliardi di euro, la prima voce dell’export agroalimentare nazionale.
 
Lo spumante, sottolinea Coldiretti, "è stato il prodotto che ha fatto registrare la migliore performance di crescita all’estero con le esportazioni, con un aumento del 13% rispetto all’anno precedente. Nella classifica delle bollicine italiane più consumate nel mondo ci sono nell’ordine il Prosecco, l’Asti, il Trento Doc e il Franciacorta che ormai sfidano alla pari il prestigioso Champagne francese".
 
Positiva anche la dinamica dei consumi interni con gli acquisti che sono aumentati in valore del 4,5% per vini e spumanti nel primo semestre del 2018 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Ismea.
 
La Coldiretti sostiene che "in questo contesto, sono del tutte ingiustificate le riduzioni delle quotazioni dei vini all’origine anche tenendo conto delle giacenze e dell’aumento della domanda interna ed estera".