Scosse sull’Etna “Nella normalità”

Le nuove scosse di terremoto – tre in tutto – registrate ieri nella zona etnea non devono allarmare e secondo gli esperti rientrano, almeno per il momento, nella normale attività dell’Etna.
 
I sismografi dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania avevano registrato ieri mattina alle 5,51 una scossa di magnitudo 2,3 nel territorio di Zafferana etnea a 4,8 chilometri di profondità.
 
Dopo poche ore la terra è tornata a tremare altre due volte – alle 15,12 e alle 16,36 – con scosse di magnitudo 2.1 e 2.3 entrambe nella zona di Bronte.
 
Marco Neri, vulcanologo e pioniere degli studi sulla deformazione delle pareti del vulcano, si è recato ieri sull’Etna, nella zona dei Monti Sartorius, per verificare di persona le condizioni della faglia della Pernicana, un sistema di fratture in qualche modo correlato all’attività vulcanica dell’Etna.
 
E’ stato lui a riferire al Quotidiano di Sicilia che, almeno per il momento, l’attività sismica dell’Etna è da considerare di "Normale amministrazione".
 
"Certo – ha aggiunto -, non possiamo escludere che si stia preparando un’eruzione, ma l’esperienza ci insegna che possono verificarsi fenomeni di questo tipo senza che poi accada nulla. Non sono stati infatti ancora registrati quei fenomeni precursori che ci indicano che siamo nell’imminenza di un’eruzione".
 
"Intendiamoci – conclude – questi eventi potrebbero verificarsi a breve, ma per il momento non c’è nulla che possa allarmare".