Palermo – Sull’Amat gravano 48 milioni di dubbi

PALERMO – La trattativa sui disallineamenti tra il Comune e l’azienda di trasporto pubblico, l’Amat, si è conclusa con la decisione – annunciata in Consiglio comunale dall’amministratore unico Michele Cimino – di rispettare in toto la direttiva del sindaco Leoluca Orlando, che ha imposto a tutte le partecipate di stralciare dai propri bilanci i residui attivi e passivi.
 
Una decisione che nel caso delle altre aziende non ha generato particolari scompensi (con qualche preoccupazione in più per la Rap, che alla fine comunque ha accettato) ma che si traduce in una prospettiva non proprio rosea per l’azienda di via Roccazzo. Alla cifra di 30 milioni dei disallineamenti, infatti, bisogna aggiungere un’altra somma che il Comune ha contestato di recente: circa 18 milioni di euro che secondo Palazzo delle Aquile negli anni scorsi sarebbero stati corrisposti in eccesso come rimborso chilometro. Rispetto a quanto avrebbe dovuto incassare in base a quanto percorso dai suoi mezzi, cioè, il Comune avrebbe versato all’Amat 18 milioni in più del dovuto, per una partita che alla fine, quindi, si aggirerebbe in totale sui 48 milioni. Non solo: i 18 milioni contestati si fermerebbero al 2014, perché nel 2015 se ne sarebbero aggiunti altri 10.
 
Dopo mesi di timori e trattative con l’Amministrazione comunale, tuttavia, Cimino ha provato a rassicurare tutti in Consiglio comunale, annunciando di voler mettere mano intanto al vulnus dei 48 milioni, anche se resta da capire come. Intanto, l’amministratore unico si è mosso anche su un altro tavolo, bussando alle porte dell’Assemblea regionale siciliana per chiedere un contributo chilometrico per il ferrato oltre che per il gommato, visto che al momento il costo del tram – tra i 10 e i 12 milioni l’anno – non è previsto dal contratto di servizio del Comune né è coperto dagli incassi della Ztl e resta interamente a carico dell’azienda.
 
Intanto, Cimino è stato ricevuto dalla Commissione Bilancio del parlamento regionale insieme al vice governatore Gaetano Armao e ad alcuni alti burocrati. “C’è un dato di fatto – ha detto il capogruppo di Forza Italia Giuseppe Milazzo, consigliere comunale di opposizione durante la passata legislatura Orlando – che non è in discussione: rispetto alla metropolitana i tram di tutto il mondo sono in perdita. Il motivo? Perché rispetto al biglietto della linea tranviaria da obliterare, con la metropolitana sarebbero previsti i tornelli. Fatta questa precisazione ritengo che il tram di Palermo deve essere tenuto in vita perché è un’opera di proprietà delle cittadinanza. Ribadisco che è doveroso, da parte di tutti gli addetti ai lavori, spendere le proprie energie per trovare una soluzione e mantenere attive le linee tranviarie, rendendole anzi ancora più funzionali, come tra l’altro è già stato fatto in passato a Catania”.
 
“A seguito dei tagli sul gommato – ha concluso Milazzo – che l’Amat intende perseguire, ritengo che puntare su un bene già esistente, che garantisce un trasporto veloce di massa, a intervalli costanti, sia un ulteriore e doveroso passo per avvicinarci alle grandi realtà d’Europa. Non solo è importante mantenere la linea tranviaria ma è anche necessario puntare al suo ampliamento, in modo che il trasporto pubblico locale sia definitivamente concluso e organico nelle sue componenti”.
 
In effetti le nuove tre linee in fase di progettazione andrebbero a gravare ulteriormente sulla partecipata, peggiorandone la situazione.
 
“Mentre Orlando – ha attaccato Marianna Caronia – continua a portare avanti una politica dei trasporti confusa e senza alcun coordinamento con il Piano regionale, puntando tutto sul tram che ha determinato la crisi dell’azienda e rischia di sconvolgere il centro cittadino, è necessario che l’Amat agisca in termini imprenditoriali e non assecondi l’inconcludenza del sindaco. Di fronte alla richiesta dell’Azienda, sentita in Commissione all’Ars, di avere maggiori fondi dalla Regione, si può soltanto dire che certamente l’Amat e i suoi dipendenti rappresentano una risorsa per la città, ma è necessario che siano presentati progetti seri e credibili. Se ciò avverrà, sono certa che saremo in tanti ad impegnarci perché la Regione faccia la propri parte”.
 
Secondo il capogruppo di Sinistra Comune in Consiglio comunale, Giusto Catania, assessore alla Mobilità al tempo dell’inaugurazione delle prime quattro linee, “oggi l’azienda che svolge il servizio pubblico di trasporto urbano della città di Palermo guarda con fiducia al futuro, grazie alla sua capacità di investire sulla mobilità sostenibile e sul trasporto ecologico. L’azienda Amat, dopo aver ottemperato alla direttiva del sindaco sui disallineamenti, è nelle condizioni di costruire un percorso virtuoso, in continuità con le scelte strategiche del precedente Consiglio di amministrazione”.