La novità di questi ultimi mesi è il lancio, da parte di alcune imprese, tra cui una di Siena, di microturbine da appartamento che, però, vengono installate sui balconi: un autentico orrore. Già le facciate dei palazzi sono costellate da climatizzatori e antenne paraboliche. Se ad essi si aggiungeranno le miniturbine eoliche, non si potranno guardare più se non come offesa al buon gusto e ad un equilibrato paesaggio e senso estetico.
Un mini impianto eolico può produrre 400 watt o, quello maggiore, un Kilowatt, potenze sufficienti per metà del fabbisogno di un’abitazione. Costano fra i 2500 e i 3000 euro e l’installazione è semplice. Per questo ne temiamo la diffusione rapida.
I cittadini hanno la libertà di scegliere qualunque cosa faccia loro comodo. Però le Istituzioni comunali devono fissare le regole dentro le quali le stesse possono operare. Tra queste vi è il divieto di violare interessi generali, mentre l’ambiente va tutelato proprio perché è di tutti. Le regole devono essere rispettate mediante controlli continui.
è la solita questione dell’omissione della tutela del territorio, che è il primo compito di ogni sindaco. I 390 primi cittadini della Sicilia sono i responsabili del degrado del loro territorio, perché in questi sessant’anni di autonomia non hanno mantenuto le attività edilizie entro i limiti delle leggi, per cui si sono verificati i disastri di Favara o il dissesto idrogeologico di Giampilieri, dove hanno costruito con tanto di concessioni comunali laddove non si sarebbe potuto.
Basta andare per le coste siciliane, ma anche all’interno dell’Isola, per verificare gli obbrobri estetici e paesaggistici di costruzioni totalmente dissociate dall’ambiente, dalla tradizione, dalla storia e dalla cultura dei territori.
Progettisti ignoranti, imprenditori senza scrupoli e tecnici comunali forse corrotti hanno approvato per stupidità, connivenza o sirene politiche. Sempre di vergogne si tratta.
è inutile giraci intorno. In una comunità, ogni corporazione tira il lenzuolo dal proprio lato. Ma i responsabili delle Istituzioni, se onesti, devono fissare e far rispettare le regole. Diversamente, sono irresponsabili e disonesti.