Boom di turisti in Sicilia ma… c’è poco da star allegri

PALERMO – Un nuovo picco in positivo per il turismo siciliano. Se l’anno d’oro sino ad oggi è stato il 2014, i dati raccolti dall’osservatorio regionale del turismo, all’interno del dipartimento del turismo, dello sport e dello spettacolo, su arrivi e presenze sul territorio siciliano nel 2017 gli si avvicinano molto, registrando un crescente flusso di turisti sia italiani che stranieri rispetto al 2016.
 
Nei dodici mesi analizzati i tassi di crescita complessivi degli arrivi e delle presenze si sono attestasti a +10,2% per i primi e a +7,3% per le seconde, numeri importanti che indicano come l’isola stia diventa punto di interesse per molti che prima la snobbavano o semplicemente non ne conoscevano le attrattive.
 
Una novità importante sta anche nella scelte dei turisti, che scelgono sempre più spesso di risiedere in strutture meno tradizionali. Se le strutture alberghiere sono sempre le più richieste, infatti, crescente è l’interesse dei turisti che scelgono i bed & breakfast che, nel corso del 2017, registrano incrementi a due cifre (+26,6% negli arrivi e +23,9% nei pernottamenti), anche se chi si rivolge agli alberghi tende a organizzare un soggiorno più lungo, a maggior ragione se si tratta di stranieri, con una media di 3,5 notti a turista.
 
In termini assoluti le presenze turistiche raggiungono quota 14.704.926, oltre un milione in più rispetto al 2016, mentre gli arrivi si assestano a quota 4.857.542, quasi mezzo milione in più rispetto all’anno precedente, registrando il valore più alto degli ultimi 5 anni.
 
Sull’incremento degli arrivi hanno pesato più gli stranieri, con un valore dell’11,6% in più rispetto al 2016, mentre le maggiori presenze sono da attribuire perlopiù alla componente domestica (+9,3%).
 
Ottimi risultati anche per gli alloggi in affitto a gestione imprenditoriale, in cui la crescita delle presenze è stata del 20,2%, negli agriturismi del 15,8%, nei campeggi e villaggi turistici del 14,4%. E il territorio si sta muovendo nella giusta direzione, rispondendo alle necessità espresse dal mercato. In risposta ad una vivace dinamica dei movimenti presso tutti i nodi di accesso all’Isola, il comparto ricettivo sta quindi andando incontro alle più recenti tendenze manifestate dall’utenza, che si diversifica verso forme di accoglienza meno tradizionali, quali i B&B, gli agriturismi, le dimore di charme, strutture che offrono al turista/viaggiatore un maggiore coinvolgimento con il territorio che li ospita.
 
L’incremento delle presenze registrato nell’ultimo anno è trainato principalmente dall’aumento del +9,4% dei residenti ma anche, seppur in misura minore, dall’incremento del 5,3% dei turisti stranieri. Rispetto alle altre regioni d’Italia, la Sicilia si piazza in decima posizione per numero di arrivi, con il 3,9% dei turisti che hanno effettuato un viaggio in Italia e al tredicesimo posto per numero di presenze (pari al 3,5% del numero complessivo di notti trascorse dai clienti negli esercizi recettivi presenti in tutta la penisola).
 
Il tasso di turisticità è risultato pari a 2,9 presenze per abitante, con una permanenza media di 3 notti. La quota maggiore di pernottamenti è stata rilevata nelle province di Messina e Palermo, che hanno attratto complessivamente il 44% delle presenze dell’intero territorio isolano. Seguono le province di Trapani e Catania dove si concentra, rispettivamente, il 15,8% (2.326.555) e il 14,2% (2.088.371) delle presenze registrate nella regione.