Diego Di Franco, alias Cortez, la moda siciliana a New York

Una laurea in scienze politiche all’Universitá di Messina e una grande passione per la moda, sin da bambino. Dopo anni trascorsi a lavorare per brand italiani e stranieri, hai deciso di puntare al mercato americano. Come nasce questa scelta?
“L’idea è quella di portare il Made in Italy oltreoceano, con una serie di collezioni che si ispirano alla tradizione artigianale italiana, alla qualità dei nostri tessuti ma con una vocazione molto cosmopolita ed internazionale. Ci ispiriamo alla donna, agli uomini cosmopoliti che amano viaggiare, essere pratici, senza rinunciare mai allo stile e all’eleganza”.
 
Come ha risposto il mercato americano al vostro ingresso?
“Direi molto bene. Abbiamo presentato lo scorso Giugno a New York la prima collezione di T-shirt, realizzata con materiale in cotone ecologico, ispirata allo street style newyorchese. Lo scorso ottobre invece, durante la Los Angeles Fashion Week, abbiamo lanciato la nostra collezione estiva 2018/19 di costumi da bagno che ha riscosso molto successo”.
 
 
In questa avventura imprenditoriale non sei solo. Insieme a te Angela Valentino, designer e make up artist di Monza e Davide Capasa, manager pugliese.
“Un bel lavoro di squadra sicuramente. Tutti abbiamo la stessa passione e gli stessi obiettivi. Angela, viene dall’Accademia di Brera e dal mondo dei grandi brand italiani, Davide dall’esperienza manageriale legata al fashion. Una squadra giovane, fresca, che punta ad esportare il Made in Italy e a rappresentarlo al meglio”.
 
Gli Stati Uniti rappresentano un mercato appetibile ma di sicuro non facile. Cosa occorre per conquistarlo?
“Avere degli obiettivi chiari e precisi. Lavorare per step, essere costanti e determinati. Occorre capire quali sono i gusti e le esigenze dei consumatori, senza rinunciare alla propria identità. è indispensabile conoscerne le regole perchè è un paese con un sistema economico ed organizzativo diverso”.
 
Diego Di Franco con Angela Valentino
 
Il brand Diego Cortez NYC quali obiettivi ha fissato?
“Di entrare in department store come Macy’s, chiudere accordi con brand o department store che diano spazio a collezioni pret-à-porter”.
 
In passato hai lavorato per Dior, curandone gli accessori. Come è cambiata la moda da allora ad oggi?
“È più legata alle esigenze e ai cambiamenti della società, ne riflette sicuramente gli uomori ed è spesso strumento per portare alla luce alcune problematiche. Rimane un mezzo di comunicazione molto importante”.
 
A proposito di comunicazione, come avete strutturato la vostra campagna di comunicazione negli Stati Uniti?
“Puntiamo su concetti fondamentali ma essenziali: Made in Italy, qualità, tradizione ed innovazione. Oggi, per distinguersi bisogna tornare alle radici e puntare sulla propria identità, sul proprio patrimonio. Innovazione significa sperimentare, nei tessuti, nei modelli, ma sempre avendo come punto di riferimenti la propria cultura e le proprie tradizioni”.
 
La moda italiana invece, su cosa dovrebbe puntare di più?
“Sulla qualità, l’artigianalità. Siamo famosi nel mondo per le storie dei nostri artigiani, quelle che hanno fatto dell’Italia un grande paese e fatto apprezzare nel mondo il Made in Italy. Seguire la moda non significa cedere alle mode”.
 
Eleganza dei modelli, praticità dei tessuti
 
Con l’ingresso del vostro brand nel mercato a stelle e strisce, come avete adattato la vostra idea di moda a quella delle donne americane?
“Le donne americane amano essere molto pratiche e versatili, rispetto alle donne italiane. Per questo, abbiamo pensato ad una collezione che esalti l’eleganza dei modelli e la praticità dei tessuti”.
 
Anche la collezione uomo riflette questo aspetto?
“Mi sono ispirato all’uomo moderno, glam e cosmopolita ma anche all’Oriente con la creazione di modelli che richiamano le camicie coreane e i pantaloni con il cavallo basso. Il tocco moderno sta nel rendere il tutto molto pratico ed elegante”.
 
Nel 2003 fondi il tuo marchio “Diego Cortez” e inizi a produrre le tue collezioni indossate anche da alcuni Vip. Chi erano i tuoi clienti allora e come sono cambiate le collezioni negli anni?
“Mi sono dedicato dal 2003 al total look, pret-à-porter, sia per donna che per uomo. Non erano collezioni sartoriali ma i miei clienti erano principalmente buyers come Altana. Realizzavo capi in pelle, un tessuto che oggi non utilizzo più nelle mie creazioni, e il mio design era  molto innovativo, eccentrico ma sempre molto elegante. Sono stato tra i primi a parlare di stile animal e portarlo nelle sfilate.
 

 
Diego di Franco, originario di Vittoria, in provincia di Ragusa, nel 2018 ha fondato il brand Diego Cortez NYC ed è entrato nel mercato americano con una collezione di costume da bagno e abiti maschili