32 milioni dalla Regione siciliana per i 55 Distretti socio sanitari

PALERMO – La Regione ha deciso di stanziare 32 milioni di euro per il settore della sanità, in particolare per i soggetti disabili.
Circa ventidue milioni di euro saranno destinati ai Piani di zona, sei milioni di euro all’integrazione socio sanitaria, un milione e mezzo all’attivazione dell’assistenza tecnica, un milione all’aggiornamento degli operatori pubblici coinvolti nelle politiche dei distretti, seicentocinquantamila euro al rafforzamento delle forme associative tra i Comuni. Lo ha annunciato la presidenza della Regione in una nota in cui specifica che l’obiettivo è quello di potenziare i servizi per l’accesso e per la presa in carico da parte della rete assistenziale, con particolare attenzione per le misure destinate a favorire la permanenza a domicilio.
 
“Consideriamo un obbligo – Ha sottolineato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – l’attenzione verso i soggetti più deboli e che vivono una condizione di fragilità. Un dovere che non ammette cali di tensione né, tantomeno, la minima negligenza. è importante privilegiare la permanenza nell’abituale contesto di vita”. Soddisfatta l’assessore regionale alla Famiglia Mariella Ippolito.
 
“Una scelta – ha detto Ippolito – che tiene in considerazione aspetti emotivi, affettivi e relazionali”. Per l’assessore si deve assicurare una struttura organizzativa in grado di assolvere pienamente alla funzione di accesso al sistema integrato dei servizi sociali. Le somme stanziate inoltre permetteranno di definire i Piani di zona per il 2018 e per il 2019, all’interno dei quali potranno essere realizzati servizi volti “a favorire la partecipazione della persona disabile alle attività scolastiche, formative, socio-lavorative, sanitarie, riabilitative, culturali e ricreative”.
 
Le risorse, provenienti dal Fondo nazionale delle politiche sociali, sono relative alle annualità 2016 e 2017. Tra le altre misure che saranno attivate dai 55 distretti vi sono il sostegno all’inclusione socio-lavorativa e alla vita indipendente, i servizi semi residenziali, le attività di laboratorio e l’assistenza domiciliare integrata. è prevista, inoltre, la formazione, da parte di personale dell’assessorato, dei funzionari comunali che si occupano della materia. Saranno, infine, potenziate le risorse umane – assistenti sociali e psicologi – destinate al settore.