Catania – Energia e uso di fonti alternative, l’esempio virtuoso di Caltagirone

Caltagirone (CT) – Puntare sulle fonti di energia alternativa è una priorità assoluta per poter consegnare alle generazioni future un pianeta vivibile e per contribuire al raggiungimento di questo obiettivo ineludibile la città della ceramica ha intrapreso una serie di iniziative volte alla tutela ambientale.
Il progetto “Il sole a scuola”, promosso dal Ministero per l’ Ambiente interessa le quattro scuole medie della città nei cui edifici verranno realizzati degli impianti fotovoltaici ed in cui verranno svolte delle attività didattiche finalizzate all’ analisi energetica.
Gli interventi sono finanziabili nella misura del 100% dei costi ammissibili; viene stabilito un limite massimo di 10 mila euro per edificio scolastico, di cui fino a 1.000 euro utilizzabili per supportare l’attività didattica.
In quattro scuole materne e in tre asili nido sono iniziati i lavori per la realizzazione di sette collettori solari che serviranno a riscaldare l’acqua necessaria a queste scuole attraverso la fonte solare, l’importo del progetto è di 90 mila euro di cui 45 mila euro a carico del bilancio comunale ed i restanti 45 mila arrivano da un coofinanziamento ottenuto partecipando ad un bando della Regione Siciliana chiamato APQ Energia.
Il consiglio comunale, inoltre, per incrementare lo sviluppo di fonti di energia alternativa ha approvato una proposta dell’amministrazione comunale che prevede la concessione di contributi a coloro che installano pannelli fotovoltaici nei propri immobili. Il provvedimento consiste in un contributo a conto capitale: il regolamento prevede di concedere un contributo di 500 euro per kw fino ad un massimo di 6 kw, a breve seguirà un bando pubblico rivolto a tutte le persone interessate ad inoltrare le domande  e  verranno finanziati i progetti che in ordine cronologico sono stati presentati per primi, avendo il bilancio comunale messo a disposizione 40 mila euro.
Un’altra iniziativa è il progetto bio città di un importo di circa 3 mln di euro che riguarda l’ex officina elettrica e l’ex pescheria che verranno ristrutturate  e dove sorgerà il museo dell’ energia che illustra tutti i vari percorsi dell’ energia elettrica a partire dal 1909  fino ad arrivare ai nostri giorni, ed al cui interno verrà allestita una mostra dei macchinari del secolo scorso e delle varie tecnologie che si sono succedute.
 

 
L’assessore Di Stefano: “Superare i modelli tradizionali”
 
L’amministrazione comunale – dichiara l’assessore alle politiche energetiche Vincenzo Di Stefano- ha al centro del proprio programma l’incentivazione delle fonti rinnovabili di energia in particolar modo l’ utilizzo della fonte solare perchè si vuole dare un contributo concreto al superamento di un modello che è quello di produzione di energia dalle fonti tradizionali. Il progetto Bio Città è un progetto che si realizzerà utilizzando risorse regionali e comunitarie che non avrà eguali nell’ Italia Meridionale, anche perchè si avvale del concorso di molti centri di ricerca, dell’Università di Roma, dell’Enea, del CNR, dunque di una serie di Enti che daranno il loro apporto dal punto di vista della conoscenza tecnologica e scientifica”. Questo progetto – conclude l’Assessore Di Stefano – è stato presentato dando vita ad una ats (associazione temporanea di scopo) in cui il comune  è in posizione di maggioranza ma vi è anche un partner privato di una società che ha sede a Roma”.