Fra le partecipate della Regione vi è anche Multiservizi Spa, che ha come missione la fornitura di servizi in diversi settori quali logistica, sanificazione, manutenzione, digitalizzazione. L’acquisizione del pacchetto azionario della Spo Spa, società partecipata dell’amministrazione comunale di Palermo, alla Multiservizi Spa è un errore gravissimo, perché inquina la missione della seconda.
In una logica meramente assistenziale sarebbe stato minore danno trasferire la Spo e i suoi dipendenti, direttamente a quel contenitore assistenzialistico che è la Resais Spa.
Si capisce che questo Governo, pur intendendo riformare nella palude della conservazione, non può d’acchito mettere sul lastrico dieci o quindicimila persone. Però deve dire chiaramente ai contribuenti siciliani che il sostentamento di queste persone ha una funzione sociale, in quanto essi non servono all’amministrazione per la produzione dei servizi.
La chiarezza è indispensabile per attuare una trasparenza senza della quale l’opacità nasconde clientelismi e abusi di ogni genere.
In questo quadro sclerotizzato, il Governo proroga con un decreto del 31 dicembre, anche se solo per tre mesi, il contratto a tempo determinato di oltre tremila precari.
In questo quadro sclerotizzato emerge con chiarezza uno scandalo che noi denunciamo da anni e, cioè, che dipendenti e pensionati regionali percepiscono assegni superiori ai loro colleghi statali nella misura del 40 per cento (Corriere della Sera e Le Figarò su fonte Corte dei Conti Sicilia). Ecco un’altra dimostrazione di come l’Autonomia sia stata usata per creare privilegi e ingiustizie della corporazione dei dipendenti regionali, che sta molto bene, rispetto a milioni di siciliani che stanno molto male.
Per sistemare quest’ultima dissennatezza basta un decreto del Presidente dei siciliani, fatto di un solo articolo: “I contratti di lavoro dei dipendenti regionali e gli assegni pensionistici degli ex dipendenti regionali sono equiparati a quelli di dipendenti e pensionati della Regione Lombardia”.