Lavoro in azienda, a gerarchie e formalismi, i Millennials preferiscono la flessibilità

ROMA – Dove amano lavorare i millenials?
Non tutti, ovviamente, puntano a essere liberi professionisti ma anche chi aspira a un lavoro da dipendente sceglie aziende o comunque aree dove le possibilità sono maggiori.
 
Un’interessante indagine sulle aziende dove amano lavorare è nata grazie a Great Place to Work che ha stilato la Best workplaces for millennials 2018.
Lo studio si è basato sull’opinione di 10.176 millennials, giovani fino a 34 anni che lavorano in alcune aziende e grazie al questionario chiamato Trust Index, si è riusciti ad estrapolare alcune delle migliori aziende in cui i giovani di oggi vogliono fare carriera.
 
Secondo l’indagine, in oggetto al primo posto figura Zeta service, azienda che opera nei servizi professionali seguita da Nutricia Italia, realtà legata al settore alimentare e American Express Italia, già nota realtà del settore finanziario e assicurativo. Queste tre sono le migliori aziende in cui lavorare, ovviamente basandosi sull’indagine in oggetto.
 
La lista continua con Kiabi Italia, Mars Italia, Hilton. Inconsulting, ConTe.it – Admiral group plc, Servizi Cgn, Mercedes-Benz financial services Italia, The Adecco group, Abbvie, Eli Lilly Italia, Amgen, Sas.
 
Secondo Alessandro Zollo, ceo di Great Place to Work Italia, “ai formalismi e alle gerarchie preferiscono modelli organizzativi circolari o addirittura olocratici. è una generazione che ha bisogno di essere ascoltata. Feedback continui e possibilità di sperimentazione di nuove modalità di lavoro andando oltre i limiti spazio/temporali dei nostri contratti, sembrano essere le carte vincenti per attrarli e trattenerli. Tolleranza degli errori, identificati anche come possibilità di innovazione e trasparenza nella condivisione equa dei profitti realizzati dall’organizzazione, completano l’azienda ideale dei millennials”, aggiunge. Per questa generazione le priorità sono lo sviluppo e la crescita. A livello di competenze e di opportunità, “non necessariamente in termini di carriera come poteva essere per la Generazione X. Anche che un luogo di lavoro bello, divertente e familiare è un elemento che può fare la differenza”, conclude.