Vivere fino a 120 anni grazie a dieta, Fnomceo “smonta” la bufala

ROMA – “Nell’ultimo periodo sui giornali e soprattutto in alcune trasmissioni televisive si è parlato molto di una dieta ormai popolare che si inserisce nell’ampio filone delle diete a basso consumo di carboidrati, identificati come causa di molte malattie.
 
La proposta raccomanda di eliminare i carboidrati e di assumere costosi integratori a base di spezie commercializzati tramite la società Life-120. Infatti, questi integratori servirebbero per fornire i nutrienti necessari che l’alimentazione moderna non è in grado di dare”.
 
Dopo l’intervento del ministro della Salute Giulia Grillo, sulla dieta ideata dal giornalista Adriano Panzironi arriva oggi la stroncatura dei medici: il sito della Fnomceo Dottoremaeveroche, ha dedicato all’argomento la nuova scheda: “Esistono diete che permettono di vivere sino a 120 anni?”.
 
“Va detto che la riconsiderazione del ruolo dei carboidrati nella dieta e la riduzione del loro consumo è una prospettiva interessante su cui, soprattutto negli Stati Uniti, si discute da tempo anche in ambienti scientificamente qualificati – vi si legge -. Le perplessità nascono però quando queste indicazioni giungono da persone che non hanno alcuna specifica competenza in materia e, soprattutto, possono avere un interesse personale nel commercializzare i prodotti suggeriti. Inoltre, nessuna evidenza scientifica assicura di vivere fino a 120 anni seguendo lo stile di vita proposto da questi regimi alimentari”.
 
Il campanello d’allarme scatta poi quando il paziente è invitato a sostituire farmaci assolutamente necessari, quali quelli per il diabete, con integratori, e a tagliare i legami con il proprio medico.
 
“Nonostante qualcuno sostenga da anni che grazie a specifici integratori si possano curare malattie come l’Alzheimer, il morbo di Crohn o il diabete, questo non è assolutamente possibile – precisano gli autori – Alcuni improvvisati dietologi hanno addirittura invitato le persone che ne sono affette a rompere qualunque legame con il proprio medico, mettendo in serio pericolo la salute dei cittadini”.