La Rai festeggia i 40 anni del Qds

"In questa crisi generale abbiamo puntato sul digitale, con un incremento notevole di questo tipo di abbonamenti, e sul web, con il potenziamento del sito QdS.it e del Portale Aste e Bandi, certificato dal ministero della Giustizia".
 
Lo ha detto Carlo Alberto Tregua, intervenendo stamattina negli studi della Rai di Palermo nel corso della trasmissione Buongiorno Regione dove era stato invitato per narrare quattro decenni di storia regionale visti dalle pagine del Quotidiano di Sicilia, l’unico quotidiano economico isolano, che si caratterizza per inchieste, Forum con i Numeri uno e rigoroso approfondimento giornalistico.
 
 
"In realtà – ha affermato il direttore – c’è poco da festeggiare, più che altro per le condizioni in cui versa la nostra Regione. Negli ultimi vent’anni la Sicilia è andata indietro: ancora non siamo riusciti a recuperare il Pil precedente alla crisi del 2007, aumentano povertà e disoccupazione, i giovani vanno via e la popolazione invecchia sempre di più. Noi continuiamo a fare ciò che abbiamo sempre fatto: portare all’opinione pubblica un’informazione libera da condizionamenti, attraverso le inchieste che descrivono la nostra terra, basate su dati e fonti certe. Ogni articolo da noi pubblicato è un approfondimento che intende scoprire la verità celata dietro ogni fatto. E i lettori ci premiano perché fidelizzati al modo in cui affrontiamo la notizia".
 
Quarant’anni di QdS che marciano di pari passo con quarant’anni di editoriali, racchiusi in una collana di libri a firma del direttore Tregua.
 
"Fra qualche giorno – ha anticipato – sarà pubblicato l’editoriale numero quattromila, proprio nell’anno del nostro quarantesimo compleanno. Quelli precedenti sono già raccolti in 33 libri".
 
Numeri di tutto rispetto, così come quelli sui Forum pubblicati, oltre 2.800.
 
"Con particolare emozione – ha confessato Tregua – ricordo quello con l’allora Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, realizzato nel 1983, e quelli con Carlo Azeglio Ciampi e l’attuale Presidente Sergio Mattarella, allora vice presidente del Consiglio dei ministri".