ROMA – “Le modifiche apportate alle regole di trasporto del bagaglio a mano grande, il trolley, costituiscono una pratica commerciale scorretta in quanto ingannano il consumatore sull’effettivo prezzo del biglietto, non includendo più nella tariffa base un elemento essenziale del contratto di trasporto aereo quale è il bagaglio a mano grande”.
È la conclusione a cui è giunta l’Autorità garante della concorrenza e del mercato che, con il provvedimento emanato lo scorso 20 febbraio, ha multato le compagnie aeree low cost, Ryanair e Wizz Air, con una sanzione complessiva di 4 milioni di euro.
Il motivo della maxi-multa consiste nelle modifiche apportate alla politica sui bagagli a mano.
“Dall’ 1 novembre 2018 – si legge nel comunicato stampa divulgato dall’Antitrust – le due imprese consentono ai passeggeri di trasportare una sola borsa piccola, da posizionare sotto il sedile, e non il trolley, con una significativa riduzione dello spazio a disposizione (rispettivamente – 65% per Ryanair e – 52% per Wizz Air), e utilizzano per il nuovo servizio a pagamento proprio lo spazio dedicato negli aeromobili al trasporto del bagaglio a mano grande, le cappelliere”.
Come emerso dall’istruttoria, viaggiare con un bagaglio a mano grande corrisponde alle abitudini della quasi totalità dei passeggeri e ciò consente di configurare il trolley elemento essenziale del servizio, il cui trasporto, dunque, “deve essere permesso senza sostenere alcun costo aggiuntivo”.
“I prevedibili ed invitabili supplementi – prosegue il comunicato – devono essere ricompresi nel prezzo del servizio base presentato sin dal primo contatto con la compagnia aerea” e non possono essere posticipati a un secondo momento con la richiesta di ulteriori somme.
Alle compagnie viene inoltre contestato l’aumento della tariffa per il trasporto del bagaglio a mano, operato in violazione del principio di trasparenza. “Con la richiesta di un supplemento variabile tra i 5 e i 25 euro – ha disposto infatti l’Autorità – le compagnie hanno proceduto ad un aumento del prezzo del biglietto in modo non trasparente, scorporando dalla tariffa un servizio essenziale, prevedibile e inevitabile per la quasi totalità dei passeggeri”.
Ed è proprio il meccanismo di pagamento in due tempi che – secondo l’Agcm – inganna i consumatori. Alla fine del processo di prenotazione il prezzo da corrispondere sarà quasi sempre superiore alla tariffa presentata all’inizio, e ciò disorienta il consumatore e ne altera il libero giudizio rispetto ai prezzi presentati dagli altri vettori che, invece, includono il bagaglio a mano.
L’Autorità ha irrogato una sanzione pecuniaria pari a tre milioni di euro nei confronti di Ryanair e un milione di euro nei confronti della compagnia ungherese, Wizz Air. Le imprese hanno 30 giorni di tempo per provvedere alla rimozione delle pratiche commerciali scorrette e attenersi al provvedimento dell’Antitrust. In caso di inottemperanza saranno irrogate ulteriori sanzioni.
Il provvedimento dell’Antitrust non è comunque definitivo: le low cost possono ancora proporre ricorso al Tar che, come avvenuto lo scorso novembre, potrebbe ribaltare il provvedimento e sospendere le sanzioni.