Alternanza scuola-lavoro, a Palermo un progetto di rete

PALERMO – La Scuola, in quanto sistema finalizzato alla formazione dell’Uomo e del Cittadino, non può prescindere dal raccordo ragionato con il mondo del lavoro; ecco che, in linea con quanto stabilito dalla Legge 107/2015, ha preso corpo il progetto di Alternanza scuola-lavoro, nato dal protocollo di Intesa tra Università degli Studi di Palermo, Ordine degli Avvocati di Palermo e Liceo Classico Garibaldi della Città metropolitana, inaugurato a Febbraio 2018 e conclusosi nel Giugno dello stesso anno.
 
“Il progetto alternanza scuola-lavoro denominato Il procedimento penale tra classicità e modernità si è sviluppato nell’ambito di un settore formativo specifico, il liceo classico – commenta la professoressa Maria Vodola, dirigente scolastico del Liceo Garibaldi – Esso è nato dalla consapevolezza che l’esperienza formativa di un liceo non si esaurisce nel quinquennio di studi secondari di secondo grado, ma si proietta in una dimensione universitaria”.
 
Variegate le attività previste, che hanno avuto luogo di elezione presso il Dipartimento di Giurisprudenza. “Il mio Dipartimento, a firma del Magnifico Rettore Professor Fabrizio Micari, è stato coinvolto con grande entusiasmo, al fine di far conoscere ai ragazzi la materia viva del diritto, al di là delle mere rappresentazioni mediatiche – dichiara il Professore Aldo Schiavello, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza – Il progetto è stato supportato da validi docenti, come Mariella Miceli, docente ordinario di Diritto romano, che si è occupata della problematica del giusto processo”.
 
Un percorso fitto di teoria e contraddistinto dalla pratica concreta del diritto, grazie all’ausilio dell’Ordine degli Avvocati.
 
“Il progetto ha voluto testare le reali attitudini degli alunni rispetto al mondo del diritto – sottolinea l’avvocato Silvano Bartolomei, delegato dal presidente dell’Ordine degli Avvocati, Francesco Greco, a mantenere i rapporti con il liceo Garibaldi – Gli alunni sono stati invitati, all’interno di una delle sezioni del Tribunale, ad assistere materialmente a due processi, di primo grado e di appello, e aiutati nella comprensione delle tecniche utilizzate”.
 
Attività naturalmente connesse ai risultati: in questo versante la risposta corale dei tre attori si configura soddisfacente, nell’attesa di un’auspicata continuità delle attività.
 
“Il progetto sarà sicuramente replicato e costituirà un modello d’intervento che la scuola si avvia a produrre nel prossimo triennio, naturalmente superando eventuali criticità e punti di debolezza” conclude Vodola.