PALERMO – Sono 139 i comuni siciliani che beneficeranno dei contributi comunitari in relazione all’Avviso pubblico del Po Fesr 20147-2020 dell’ambito “Energia sostenibile e qualità della vita” che si concentra sull’efficientamento dell’illuminazione pubblica. L’elenco, contenuto nel decreto dell’8 febbraio, è stato pubblicato sulla Gurs di venerdì scorso e prevede un costo progettuale complessivo da 234 milioni di euro per un contributo richiesto di 177 milioni di euro e una quota finanziata di 56,9 milioni di euro.
Diverse le opzioni messe in campo dagli enti locali isolani che si stanno approcciando al mondo delle smart city, ancora troppo distante dalle loro coordinate. Questa ondata di interventi potrebbe avviare un vero e proprio circuito virtuoso, così come testimoniato dal dettaglio degli interventi approvati.
L’intervento più cospicuo è destinato al comune di Barcellona Pozzo di Gotto che si prenderà 8,9 milioni di euro su un progetto da 13,9 milioni di euro totali che prevede l’intervento in project financing per l’efficientamento dell’illuminazione pubblica.
Segue il Comune di Acireale, con 6,8 milioni di euro, per il progetto smart city della città. A seguire si trova Caltanissetta che si prende una fetta da 4,9 milioni di euro su un totale di 9,7 milioni di euro. Altri 3,8 milioni di euro, su un progetto complessivo da 7,5 milioni, sono destinati sempre in provincia di Catania, precisamente nel comune di Misterbianco dove si lavorerà per l’ammodernamento delle infrastrutture energetiche e la gestione del servizio di pubblica illuminazione. Altro grosso intervento arriverà a Caltagirone per un importo da 2,3 milioni di euro.
Nel comune di Resuttano si è fissata una quota di cofinanziamento pari a 503 mila euro per un progetto di efficientamento e di adeguamento normativo con servizi di smart city, mentre a Bronte, a fronte di un intervento complessivo da 3 milioni di euro, sono stati concessi quasi 11 mila euro per la riqualificazione energetica per promuovere l’adozione di soluzioni tecnologiche per la riduzione dei consumi energetici delle reti di illuminazione pubblica.
Nel messinese, precisamente nel comune di Patti, il progetto Smart city ha ottenuto 1,4 milioni di euro. A Mussomeli il progetto di ottimizzazione della pubblica illuminazione e sistema smart di innovazione tecnologica sociale per fruizione di servizi è valso un contributo di 174 mila euro mentre a Santo Stefano Quisquina poco più di 308 mila euro per l’efficientamento dell’impianto di illuminazione pubblica.
Uno dei contributi più sostanziosi, pari a poco più di un milione di euro, è andato al comune di Monforte San Giorgio con destinazione dedicata agli interventi finalizzati all’efficientamento energetico degli impianti di pubblica illuminazione. Altro sostanzioso intervento, pari complessivamente a circa 800 mila euro, è andato al comune di Marsala per la stessa destinazione.
A Francofonte, per un progetto che vale complessivamente poco meno di 2,5 milioni di euro, sono destinati 1,2 milioni di euro sempre nell’ambito degli interventi finalizzati all’implementazione dei servizi smart city mediamente l’ammodernamento della pubblica illuminazione e a Gioiosa Marea, per 1,5 milioni su un progetto di 2,6 milioni, si lavorerà sempre per la riqualificazione e l’efficientamento dell’illuminazione pubblica. A Milo, piccolo comune alle pendici dell’Etna, ci saranno 381 mila euro.
Agire sulle spese energetiche potrebbe avere un impatto non da poco: nel 2015 i comuni italiani hanno speso 2,6 miliardi di euro tra bollette elettriche (1,8 miliardi), utenze e canoni per il riscaldamento (613 milioni) e utenze e canoni per acqua (254 milioni), secondo i dati della ricerca “La Pa tra strategie di Gpp e pratiche di consumo individuali”, realizzata dal ForumPa.
Sulla base di un’elaborazione di Fpa, calcolata attraverso i dati Siope e Ragioneria dello Stato, tra gli undici comuni che hanno speso di più per l’energia elettrica (dati aggiornati al 2015) c’è anche Palermo, che ha speso 17 milioni di euro e si piazza nella top five. Catania, invece, ha totalizzato 6,4 milioni di euro di spesa.