Italia-Cina: oggi Palermo accoglie il presidente Xi Jinping

"Il fatto che il presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping abbia scelto la nostra Isola come unica Regione italiana da visitare, è per noi siciliani motivo di orgoglio".
 
Lo ha detto il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci rivelando che questo desiderio gli era stato anticipato, "seppur riservatamente, dall’ambasciatore della Cina in Italia Li Ruiyu, nel corso della visita a Palazzo d’Orleans dello scorso febbraio".
 
"Già in quell’occasione – ha sottolineato Musumeci – chiesi al diplomatico di far conoscere al presidente il mio apprezzamento per questa scelta".
 
Che dietro l’arrivo di Xi Jinping ci sia stato un lungo lavoro di preparazione con l’ambasciatore cinese a Roma, lo ha sottolineato anche il sindaco Leoluca Orlando, secondo il quale Palermo "è pronta ad accogliere Xi Jinping offrendo la sua peculiarità di grande capitale del Mediterraneo, crocevia e snodo di culture diverse".
 
Dopo la firma del Memorandum a Roma, la cerimonia di commiato dal presidente Sergio Mattarella al Quirinale, un breve incontro con il premier Conte, e una colazione, Xi e la first Lady partiranno alle 14 per Palermo .
 
Sarà una breve visita accompagnata da straordinarie misure di sicurezza e da un notevole dispiegamento di forze dell’ordine chiamate a far rispettare divieti di sosta e di parcheggio nei vari punti della città che saranno toccati dal leader cinese e dalla folta delegazione che lo accompagnerà. E per questo non sono mancate le proteste dei commercianti della zona costretti a fare i conti con le misure straordinarie.
 
L’aereo presidenziale è atteso nell’aeroporto Falcone-Borsellino di Punta Raisi, intorno alle 15,15, dove sarà accolto dal prefetto Antonella De Miro, dal sindaco della città metropolitana di Palermo Leoluca Orlando e dal presidente della Regione Nello Musumeci.
 
Subito dopo il presidente Xi Jinping e la moglie andranno a Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea regionale, dove li aspetterà, in qualità di "padrone di casa", il presidente dell’Ars Gianfranco Micciché per una visita del palazzo e della Cappella Palatina.
 
 
Il Governatore ha voluto sottolineare l’importanza della visita: "La potenza economica asiatica – ha sottolineato – per noi rappresenta anche una grande opportunità di crescita e la possibilità di avere un ruolo nella cosiddetta Via della seta, dipenderà dai contenuti del memorandun Italia-Cina: non si può solo sperare di essere coinvolti se per cinque anni nulla è stato fatto per rendere la Sicilia candidata credibile, al cospetto delle autorità cinesi, sul piano delle infrastrutture".
 
"Gli appuntamenti importanti – ha aggiunto Musumeci – non si aspettano, ma si costruiscono. La visita di Xi Jinping in Sicilia potrebbe aprire un nuovo capitolo anche nei rapporti siculo-cinesi: il mio governo farà di tutto perché ciò avvenga, spero con la condivisione del governo nazionale".
 
Il Governatore ha ricordato inoltre come sotto il suo governo siano stati "avviati e consolidati, sul fronte turistico e dell’export agroalimentare, interessanti rapporti con operatori del Paese asiatico e non è un mistero che, in autunno, potrà essere inaugurata una tratta aerea diretta tra l’Isola e Pechino".
 
Musumeci ha anche sottolineato l’interesse e la curiosità che i cinesi hanno verso la Sicilia.
 
E un’occasione per incuriosire è la mostra "China Art Now", curata da Giacomo Fanale in collaborazione con il commissario estero della Biennale di Pechino Vincenzo Sanfo, inaugurata ieri nel Palazzo Sant’Elia dal sindaco Orlando.
 
"Ho presentato Palermo con le sue magnifiche potenzialità e con le sue criticità – ha detto il sindaco – dall’area industriale di Termini Imerese all’Italtel di Carini che già opera in Cina, dove in questi anni è molto cresciuto l’export siciliano".
 
Ad accompagnare Xi Jinping nella visita più lunga prevista a Palermo, quella nel Palazzo dei Normanni, sarà però, come detto, il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè.
 
In ventotto minuti potrà far ammirare al presidente cinese e alla moglie Peng Liyuan la Cappella Palatina e alcuni ambienti del piano parlamentare, fra cui la Sala Re di Ruggero. Nel suo ufficio della Torre Pisana, con Musumeci, Orlando e la prefetto De Miro, Micciché si intratterrà con gli ospiti per nove minuti esatti.
 
A seguire, il trasferimento nella suite presidenziale dell’hotel Villa Igiea, con alcuni degli oltre duecento collaboratori.
 
Il resto della permanenza a Palermo è top secret.
 
 
Si sa che i pupi palermitani di Angelica e Orlando realizzati dalla famiglia Argento saranno donati da Micciché e da Orlando al presidente Xi.
 
Angelica è una principessa del Catai, una figura che ricorre in tutti gli spettacoli dell’opra dei pupi in quanto contesa da tutti i cavalieri, i paladini e i saraceni. Il conte Orlando è il primo paladino di Francia, nipote di Carlo Magno, un eroe dell’opera cavalleresca, innamorato della principessa Angelica.
 
Certa la presenza del sottosegretario al Mise, con delega al commercio estero, Michele Geraci, 52 anni, palermitano, tra i fautori della visita di Xi Jinping a Palermo.
 
Domani, il presidente cinese potrebbe fare una visita di mattina presto a Mondello, località balneare palermitana, prima della partenza dall’aeroporto per Nizza, fissata intorno alle 10, da dove si trasferirà nel Principato di Monaco, per ricambiare la visita di stato che il Principe Alberto II fece in Cina il 6 settembre 2018.