MESSINA – “I servizi sociali non possono subire tagli e riduzioni proprio in questo momento”, denuncia il segretario comunale del Pd Giuseppe Grioli, richiamando l’attenzione su un tema per certi versi occultato sia dall’amministrazione municipale che dai media. Come se ci sia un tempo in cui i tagli si possano fare e uno in cui non si possano fare. Come se ci sia un tempo in cui i malati possano decidere di essere malati e un altro in cui possano decidere di essere sani. Chissà, magari ciò coincide con chi governa la città in quel momento…
“In un periodo in cui la nostra città vive una crisi economico-sociale aggravata dalla crisi economica globale – spiega a questo proposito Grioli – l’Amministrazione comunale affronta le questioni sociali con grande leggerezza, mettendo in atto un teatrino nel quale si rimpallano responsabilità e che sottolinea la deriva della Giunta Buzzanca sul tema dei servizi sociali”.
L’idea dei servizi sociali, però, non trova mai molta concretezza nei commenti politici. Proviamo a fare un esempio. Ogni ragazza madre avrebbe diritto ad un sussidio, a maggior ragione se indipendente e con basso reddito. A Messina, però, questo sussidio non viene dato da mesi, da anni. Più o meno da quando è decaduta l’amministrazione Genovese, segno che effettivamente in questo territorio il centrosinistra ha (peraltro storicamente) sempre impegnato maggiori risorse del centrodestra.
Tra le tante perplessità espresse dal Pd sul bilancio 2009 del Comune, inoltre, l’enorme spesa per le società partecipate. Ma questa non è certo una novità. Nessuno, infatti, tra coloro che hanno governato la città, ha avuto il coraggio di eliminare le società inutili, anzi sono sempre state utilizzate come luoghi elettivi per fare clientelismo, a destra e a sinistra, come la triste vicenda dell’Ato’s List testimonia.
“Non è più tempo per tatticismi di coalizione – conclude Grioli – ne per soluzioni fantasiose come quelle avanzate dal sindaco, del bando europeo per 5 mesi di servizi da affidare. Vanno trovate le risorse per servizi essenziali per le primarie esigenze della cittadinanza. Il Pd farà battaglia in Consiglio comunale sul bilancio di previsione”.
E se la battaglia in Consiglio del Pd sui servizi sociali finirà come quella sul Ponte, gli interessi della città – e in questo caso della parte più debole della città – verranno come sempre disattesi.
L’assessore: “Già pronto un piano economico di 20 mln euro”
Messina – “In realtà il dibattito sul bilancio 2010 l’ho aperto io”, replica a Grioli l’assessore ai servizi sociali del Comune di Messina, Pinella Aliberti, ammettendo i disagi del bilancio 2009 “ma sono contenta che su questo terreno ci siano ampie convergenze. Io ho già presentato un piano economico di circa 20 milioni di euro perché sono convinta che sui servizi sociali bisogna scommettersi e dare garanzie”. E sulla questione società partecipate, anch’essa sollevata da Grioli, specifica: “L’anno scorso abbiamo fatto un grande passo con lo scioglimento dell’Istituzione per i servizi sociali, come si sa anche abbastanza sofferto, che nessuno aveva mai avuto il coraggio di fare prima. Ora il problema è però un altro – continua – perché bisogna rendere il dipartimento efficiente ed eliminare ogni residuo di disorganizzazione, ma per fare questo bisogna operare un intervento strutturale, sin da subito prevedendo l’accorpamento delle due attuali sedi”.