PALERMO – La verifica sulle assenze dei dipendenti pubblici è divenuto un adempimento obbligatorio, previsto espressamente dalla legge, ed è realizzato dal ministero della Pubblica Amministrazione e l’Innovazione.
Nel mese di Gennaio 2010 le assenze per malattia dei dipendenti pubblici, rispetto allo stesso mese del 2009, sono diminuite del 6,1%.
In particolare, tra i dipendenti della Regione Siciliana si registra una diminuzione delle assenze, rispetto al Gennaio del 2009, pari a – 9,8%.
In particolare, grazie all’iniziativa dell’attuale ministro, Renato Brunetta, questa modalità di verifica, contribuisce, certamente, a quantificare il grado di impegno dei pubblici dipendenti finalizzato al buon funzionamento della macchina amministrativa, ed ha contribuito all’aumento del tasso di fiducia dei Cittadini alle Istituzioni.
L’ultimo rilevamento del Ministero svolto in collaborazione con l’Istat si riferisce al Gennaio 2010, non tiene conto dei comparti Scuola, Università, Pubblica Sicurezza, Vigili del Fuoco e delle amministrazioni con meno di 50 dipendenti.
La rilevazione statistica, realizzata dal ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione si basa sui dati trasmessi in via telematica a Palazzo Vidoni da 4.409 amministrazioni pubbliche.
Tali dati sono disponibili e verificabili sul sito istituzionale del Ministero www.innovazionepa.it
In Sicilia, nel novembre scorso, è stata emanata una Circolare da parte dell’assessorato regionale alla presidenza, per evitare possibili distorsioni che inducano ad un “uso opportunistico delle assenze per malattia, e al conseguente diritto alla retribuzione per la giornata lavorativa non effettuata”.
È opportuno ricordare che a Dicembre 2009 – dopo l’annuncio e la firma del decreto nel quale vengono indicate nuove fasce di reperibilità più vincolanti (9.00-13.00 e 15.00-18.00) – i giorni di assenza per malattia sono ritornati sui livelli raggiunti a dicembre 2008, quando si era già registrata una riduzione del 37%. In Sicilia, stranamente, le fasce per i dipendenti regionali sono differenti, come ricorda la stessa Circolare, esse vanno dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle ore 19:00.
In alcune recenti dichiarazioni il neo assessore alle Autonomie locali ed alla Funzione Pubblica, Caterina Chinnici, ha anticipato l’imminente emanazione di una direttiva che porterà, anche in Sicilia, da 4 a 7 le ore di reperibilità degli impiegati regionali in malattia.
L’ampliamento delle fasce orarie, se realizzate, rappresenterebbe un elemento di equità rispetto alle virtuose tendenze nazionali, e, allo stesso tempo, contribuirebbe a rafforzare il clima di fiducia tra pubblica amministrazione regionale e Cittadini.
Negli ospedali assenze ridotte fino al 29,7% ma all’Azienda sanitaria di Tp in aumento del 9,1%
Nel mondo della sanità siciliana, a Gennaio 2010, i dati sono stati altalenanti, nel dettaglio:all’Asl di Caltanissetta – 29,7%, alla Azienda ospedaliera Umberto I di Enna – 24,1%, all’Asl di Agrigento -16,7%, all’Istituto sperimentale zootecnico per la Sicilia -13,3%, presso l’Azienda ospedale Piemonte – 10,7%, all’interno dell’Azienda ospedaliera San Giovanni Di Dio + 7,6% ed infine tra i dipendenti dell’Asl di Trapani si è registrato un aumento del 9,1%. Il sito istituzionale della Regione Siciliana, www.regione.sicilia.it, ha al suo interno una sezione dedicata al monitoraggio delle assenze, come segnalato in diverse occasioni dal QdS,ma, i dati presenti non vanno oltre il rilevamento di Novembre 2009, pregiudicandone, in tal modo, la sua stessa utilità.