Certificata la quota di raccolta differenziata. Russo: “È al 6%, ma dobbiamo migliorare”

PALERMO – “In Sicilia la raccolta differenziata è ferma al 6% ma il momento della svolta è arrivato. Abbiamo ampi margini di miglioramento e la Regione deve supportare questo sforzo per evitare che i Comuni si trovino davvero in difficolta’”. Lo ha detto al Tgweb (www.regione.sicilia.it/tgweb) l’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Pier Carmelo Russo.
“La Corte dei conti della Campania – sottolinea Russo – ha condannato il sindaco di Marcianise per non avere raggiunto i livelli programmati di raccolta differenziata. È il primo importante intervento della magistratura contabile nel settore, che chiede agli enti locali maggiore responsabilità”.
Intanto, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ha promosso il progetto “Differenziati, recupera il tuo mondo”, che si inserisce nel programma che la Regione ha lanciato per promuovere la cultura della raccolta differenziata. è una campagna itinerante, che visiterà tutte le province della Sicilia con un camper, stuzzicando la curiosità dei cittadini, specie dei più giovani, con giochi e con la proiezione di dvd informativi.
“Diminuire la quantità di rifiuti – dice Sergio Marino, direttore dell’Arpa – significa diminuire i problemi delle discariche perchè, con una seria e intensiva raccolta differenziata, se ne può garantire una maggiore durata e consentire alla Regione di realizzare gli impianti per smaltire i rifiuti residui”.
Una Sicilia a due facce, perché (come riportiamo in un articolo a pagina 11) vi sono Comuni che riescono a riciclare gran parte della raccolta totale dei rifiuti.
Sul tema si registra la dichiarazione del vicepresidente del gruppo Pd all’Ars, Roberto De Benedictis, intervenuto in aula nel corso della discussione generale sul disegno di legge sui rifiuti (di cui riferiamo a pagina 2, ndr): “La situazione disastrosa che viviamo oggi non è figlia del destino crudele, ma di anni di amministrazione Cuffaro: ci sono state omissioni e precise volontà che hanno caratterizzato una perversa sinergia fra malgoverno e malaffare. Il risultato è l’emergenza rifiuti che oggi è sotto gli occhi di tutti, e che i siciliani pagano a caro prezzo”.
“In proporzione – ha aggiunto De Benedictis – il deficit generato dal sistema dei rifiuti è ben più allarmante di quello prodotto in questi anni dalla sanità siciliana. Per questo bisogna correre ai ripari e varare al più presto una legge che metta ordine all’intero settore, mettendo al centro la raccolta differenziata”.