Ragusa – Parco degli Iblei, tempi lunghi per la perimetrazione dell’area

RAGUSA – La perimetrazione del Parco nazionale degli Iblei sarà decisa dai comuni della provincia regionale. I sindaci infatti, potranno dichiararsi propensi al vincolo di parti del loro territorio che riterranno funzionali allo scopo. Una volontà che però non mette d’accordo tutti i primi cittadini, che si sono riuniti nei giorni scorsi al tavolo di confronto organizzato dal presidente provinciale Franco Antoci che ha scelto così di dilatare i tempi in sede regionale in attesa di pervenire ad una proposta certa dei vari Comuni, dopo magari un pronunciamento dei vari Consigli comunali e con l’ausilio di un organismo tecnico appositamente costituito. L’incontro regionale palermitano, alla presenza dell’assessore regionale ai beni culturali, avrebbe avuto lo scopo di presentare una proposta concreta al Ministero dell’Ambiente per la perimetrazione dell’istituendo Parco degli Iblei.
 
Al tavolo hanno partecipato i sindaci di Ragusa, Comiso, Santa Croce, Giarratana, Chiaramonte Gulfi, mentre, i comuni di Scicli, Modica e Monterosso Almo che unanimi hanno ribadito il diritto dei territori di esprimersi sui vincoli per la costituzione del Parco. “Il parco è una risorsa per tutto il territorio”. Anche il vice sindaco di Monterosso, Dibenedetto ha posto l’accento sulla necessità di “una scelta condivisa che possa coniugare una nuova idea di sviluppo per la provincia di Ragusa”, ha detto. Il sindaco di Santa Croce Camerina, Lucio Schembari, ha ritenuto di proporre per favorire una sintesi delle varie posizioni che i comuni non interessati territorialmente dal Parco siano lasciati fuori da questa prima fase di concertazione. In base a questa proposta i comuni interessati ad un’interlocuzione per mettere a disposizione parti di territorio sono quelli di Ragusa, Modica, Monterosso Almo, Chiaramonte Gulfi e Giarratana.
All’incontro palermitano ha preso parte anche il sindaco di Ragusa Nello Dipasquale. “Sono intervenuto – ha detto – per una riflessione sul modo in cui dovrà essere definito il parco proponendo di prevedere un parco agricolo ed uno marino che potrebbe nascere presso la foce del fiume Irminio”. La palla adesso passa in mano ad un tavolo tecnico che avvierà entro fine marzo i lavori ed elaborerà proposte alla presenza dell’architetto Marcello Dimartino, nominato da Dipasquale come consulente tecnico.