SAN FRATELLO (ME) – “San Fratello vive”. Questo il nome dell’iniziativa lanciata dall’Unione dei Nebrodi, per aiutare concretamente la comunità di San Fratello colpita dalle frane.
Il grave dissesto idrogeologico e il movimento franoso che ha interessato il comune, infatti, ha causato la lesione di buona parte degli edifici pubblici e privati con oltre 1.600 cittadini sfollati e più di 400 abitazioni dichiarate inagibili.
Per questo l’Unione dei Nebrodi è scesa in campo con un importante progetto, approvato proprio nei giorni scorsi, unitamente ad una mozione per provvedimenti urgenti e mirati per la ricostruzione del paese. In particolare, è stato istituito un conto corrente bancario per dare un aiuto ai cittadini che hanno visto distrutte le proprie abitazioni; gli amministratori dell’Unione sono stati i primi a dare l’esempio, devolvendo il loro gettone di presenza sull’apposito conto bancario (C/o la Banca Popolare del Mezzogiorno Iban: IT14Q0525682450000000924762), gestito in modo trasparente, con la partecipazione dei rappresentanti dell’Ente. Attraverso tale iniziativa il presidente del Consiglio dell’Unione, Benedetto Regalbuto, si rivolge a tutte le istituzioni e i cittadini della Sicilia ed in modo particolare ai sindaci e ai Presidenti dei Consigli di tutti i comuni dei Nebrodi, invitandoli, per quel sentimento di fratellanza e di solidarietà che lega i comuni e la popolazione dei Nebrodi, ad adottare tutte le iniziative opportune di solidarietà, facendo affluire i loro gettoni di presenza sul conto dell’iniziativa.
L’Unione, tra l’altro, è presente sul territorio di San Fratello anche con attività materiali, mettendo a disposizione, per i presidi sanitari, i locali nel municipio di San Fratello e delle strutture di soccorso e monitoraggio ed inoltre i propri mezzi di Protezione Civile.
Alla luce dei danni verificatisi nella comunità e, tenuto conto anche del fatto che un’altra emergenza ha investito un altro comune dell’Unione, quale Caronia, il Consiglio dell’Unione ha così deciso di convocare una seduta straordinaria, non solo per esprimere solidarietà all’amministrazione ed alla popolazione di Caronia, ma anche per esaminare e promuovere concrete azioni, anche nei confronti delle Autorità regionali e nazionali, alla luce del decreto del 19 febbraio 2010, con cui il Presidente del Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza in ordine ai gravi dissesti idrogeologici che hanno interessato il territorio della Provincia di Messina.