Catania – Bellini: ritornare alla normalità con grande attenzione ai conti

CATANIA – L’aria è cambiata al Teatro Massimo Vincenzo Bellini. Sono ancora tanti i problemi da affrontare all’interno dell’Istituzione, al centro, negli ultimi tempi, di un’accesa polemica, soprattutto relativa al bilancio.
L’arrivo del Commissario straordinario, Annamaria Cancellieri, voluto dal governo regionale e del presidente Raffaele Lombardo a seguito delle dimissioni dell’ex sovrintendente Antonio Fiumefreddo (la Cancellieri era già Commissario straordinario del Consiglio di amministrazione), sembra aver riportato quantomeno la pace all’interno del teatro, dopo mesi e mesi di scontri accesi, la cui una vittima illustre sembrava essere il teatro stesso e il suo prestigio. La situazione era infatti diventata pesantissima, come affermato dalla stessa Cancellieri, non solo sotto il profilo economico, ma anche relativamente alla pianta organica.
L’ex Prefetto di Catania, oggi Commissario straordinario anche del Comune di Bologna, starebbe, dunque, innanzitutto mettendo in ordine i conti, l’aspetto più urgente e drammatico: è ancora da quantificare, infatti, l’entità del buco nel bilancio relativo al 2008 (che sembra aggirarsi intorno ai 2 milioni di euro), mentre bisogna firmare il bilancio del 2010, che andava presentato lo scorso aprile e non è stato ancora ratificato, nonostante sia obbligatorio perché si possano mantenere gli impegni e programmare la prossima stagione.
La Cancellieri, inoltre, starebbe procedendo alla riorganizzazione del lavoro per riportare il teatro alla normalità, procedendo lentamente, al pagamento del personale e dei fornitori. Uno sforzo che accomuna tutti, dunque, per riportare il massimo agli antichi splendori. 
“La situazione a oggi – spiega Giuseppe Calanna della Cisl, uno dei sindacati che si sono battuti per la risoluzione delle vicende relative alla gestione del teatro – è quella di ricostruire il teatro restituendogli la credibilità, attualmente ridotta ai minimi termini”.
“Abbiamo davanti – continua – cinque mesi difficilissimi in cui il lavoro da fare sarà tanto. Fortunatamente  abbiamo sempre effettuato un’opera di comunicazione capillare con il nostro pubblico che, per quanto sia stato una delle vittime della gestione passata, ci ha sostenuto e continua a sostenerci, comprendendo che stavamo lottando per salvare una delle più prestigiose istituzioni cittadine”.
Tutto potenzialmente vano, se non arriverà il sostegno economico da parte del Comune e della Provincia di Catania.