PALERMO – Presentata presso la sede dell’assessorato regionale ai Beni culturali la mostra “Augustea Capita”, che è stata appena inaugurata a Londra, dove si possono così ammirare le tre sculture marmoree ritrovate a Pantelleria nell’agosto del 2003 e le fotografie di Fabrizio Ferri.
La mostra sarà dedicata a Ferruccio Barbera, scomparso prematuramente nel maggio 2005, la cui figura rimane viva nella memoria di Palermo.
L’iniziativa si inserisce in un progetto di internazionalizzazione dell’offerta culturale siciliana. A presentare l’evento è stato l’assessore regionale ai Beni Culturali, Gaetano Armao: “Il patrimonio culturale che abbiamo ereditato – ha spiegato – deve essere il trampolino su cui la Sicilia continua a proporsi nel mondo”.
“Dobbiamo rafforzare l’offerta per attrarre più visitatori possibili per incrementare il turismo culturale. In questo senso – ha aggiunto Armao – la collaborazione con l’Istituto Italiano di cultura a Londra è il primo di tre appuntamenti che proseguiranno con Buenos Aires e con Parigi.
Vogliamo dimostrare – ha concluso Armao – che la Sicilia non è soltanto uno spettro del passato, ma che sa guardare anche al futuro che parla anche di arte contemporanea”.
Inoltre, l’assessore ha annunciato una nuova iniziativa. Riguarda una proposta di collaborazione tra il Metropolitan Museum of Art di New York e l’assessorato ai Beni culturali. Una iniziativa che si collega all’accordo con il Getty Museum e riguarda la recente restituzione dell’Afrodite di Morgantina e degli argenti greci da parte del Museo americano. L’accordo prevede una rotazione delle esposizioni tra New York e Sicilia trasformando – secondo Armao – la restituzione delle opere d’arte in un accordo culturale.
In programma ci sono anche due conferenze su don Luigi Sturzo che verranno organizzate a Londra e a New York, le due città dove, durante il fascismo, il sacerdote di Caltagirone visse da esule lavorando a importanti opere. E saranno proprio gli scritti londinesi e americani di Sturzo i temi delle due conferenze.
“Il nostro obiettivo – ha detto Armao – è quello di strutturare in termini qualitativi l’offerta culturale della Sicilia. Un lavoro che stiamo portando avanti in stretta sinergia con il collega Nino Strano, assessore al Turismo”.
Armao ha parlato anche di sinergia tra i siti. “Ci siamo accorti – ha detto – che, per motivi logistici, Segesta registra un 30 per cento circa di presenze turistiche in più rispetto a Selinunte. Da qui l’idea di abbinare gli ingressi in queste due aree archeologiche, consentendo ai turisti, con un solo biglietto dal costo lievemente maggiorato, di visitare sia Segesta, sia Selinunte. Con gli uffici stiamo inoltre valutando la possibilità, sempre con il pagamento di un solo biglietto, di consentire ai turisti anche la visita delle Cave di Cusa”.