Welfare siciliano pronto per la riforma

GIARDINI NAXOS (ME) – Due giorni intensi a Giardini Naxos, tutti dedicati al Welfare siciliano. Grande  partecipazione degli operatori della rete del volontariato, delle comunità alloggio, dei rappresentanti degli enti locali, dei sindacati e delle organizzazioni del mondo del terzo settore.
L’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del lavoro, Lino Leanza ha presentato alla folta platea i sei disegni di legge per riformare il welfare isolano.
“Questo incontro – ha detto l’assessore Leanza – inaugura il metodo della condivisione e del confronto. Vogliamo dare voce a chi opera in questo settore perchè abbiamo l’esigenza di capire lo stato dei servizi sociali in Sicilia”.
Insieme a Leanza, erano presenti Letizia Di Liberti, dirigente generale del dipartimento regionale delle Politiche sociali, Alessandra Russo, dirigente generale del dipartimento del Lavoro e Lucia Borsellino, dirigente dell’Ufficio speciale sull’integrazione socio sanitaria.
I disegni di legge presentati riguardano il riordino dei servizi socio assistenziali, la riforma delle Ipab, il sostegno all’infanzia, le politiche giovanili, le politiche a sostegno degli immigrati e per l’inclusione, e il servizio civile. Particolare attenzione  ai fondi inseriti nei programmi integrati di sviluppo urbano e territoriale, che consentono ai comuni di adeguare gli immobili da destinare per l’erogazione di servizi socio assistenziali. Sono pronti sei bandi per 80 milioni di euro.
Leanza ha presentato altri 4 bandi, destinati alle famiglie, per 20 milioni di euro, che sono ancora in fase di preparazione. “Sono progetti – spiega l’assessore – per non autosufficienti, per aiutare le famiglie numerose, per la formazione delle badanti e sui consultori familiari. In questa fase di definizione, attendiamo i contributi propositivi degli operatori del welfare”.
Illustrati anche due progetti per il sostegno al reddito dei lavoratori. Il primo si chiama “Welfare to work”, è indirizzato a chi usufruisce degli ammortizzatori sociali in deroga e prevede lo svolgimento di interventi formativi e di tirocini, in collaborazione con il ministero; il secondo si chiama Ar.Co. e mira al contrasto del lavoro nero, prevedendo la creazione di voucher per l’occupazione nei settori del commercio e dei servizi.
“I siciliani – ha continuato Leanza – chiedono risposte a tre questioni fondamentali: la lotta alla povertà, il lavoro e il contrasto alla mafia. Ci sono oltre trecento imprese che hanno chiesto la cassa integrazione in deroga; l’impegno del governo è rivolto a fronteggiare questa priorità”.
A proposito dell’affermazione della legalità nei luoghi di lavoro e nella predisposizione dei progetti, Leanza ha lanciato un patto contro chi non rispetta le regole: “Chi trasgredisce – ha detto l’assessore – si metterà automaticamente fuori dal nostro sistema”. Si sono svolti anche degli incontri tematici con gli operatori del mondo del welfare.
 


500 mln per le politiche sociali più informazione per enti no profit
 
Oltre 500 milioni di euro a disposizione del mondo del sociale. Sono le risorse che complessivamente la Regione può mettere in campo per migliorare la vita di giovani, anziani, immigrati, diversamente abili e disoccupati. Le prime azioni, che partiranno a breve, prevedono l’integrazione tra fondi europei, statali e regionali e l’avvio di una serie di iniziative che dovranno caratterizzare il nuovo welfare siciliano. L’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, Lino Leanza, ha illustrato – nella giornata di chiusura della conferenza regionale delle Politiche sociali  – i punti fondamentali delle riforme che consentiranno di rendere più moderno ed efficiente il sistema. Riordino dei servizi socio-assistenziali, il piano di rientro e la riforma delle Ipab, il sostegno all’infanzia con la costruzione e la ristrutturazionedegli asili nido, le politiche per i giovani, il servizio civile, l’’immigrazione e l’inclusione: sono in dirittura d’arrivo i sei disegni di legge che sono stati discussi con gli operatori del terzo settore, con i rappresentanti delle amministrazioni comunali, con i sindacati e con i parlamentari siciliani. Leanza ha lanciato anche la programmazione finanziaria per utilizzare le risorse già disponibili.Si tratta di cento milioni all’interno del Fondo sociale europeo; di altri 45 milioni nella legge 328 che finanzia le politiche sociali; di 79 milioni per i programmi di sviluppo urbano e territoriale dell’Asse 6 che serviranno per l’adeguamento di immobili per i servizi socio-assistenziali e di 4 bandi per oltre 20 milioni destinati alle famiglie numerose con più di quattro figli, ai consultori familiari, alla qualificazione delle badanti e agli anziani non autosufficienti di età superiore ai 75 anni. “Spesso questi fondi – ha spiegato l’assessore – non sono stati utilizzati per mancanza di informazioni. Ci auguriamo che, da oggi in poi, le associazioni del mondo del sociale ma anche i comuni, si attivino per conoscere e sfruttare meglio queste opportunità.In ogni caso il nostro obiettivo è spendere meglio per migliorare la qualita’ della vita dei siciliani in stato di necessità”.