PALERMO – Momenti di tensione in Assemblea regionale siciliana questa settimana, a causa dei continui rinvii in commissione Bilancio per i mancati accordi fra i partiti sulla finanziaria. A questo proposito è intervenuta la capogruppo del Pdl Sicilia Giulia Adamo che critica le posizioni oltranziste. “Apprezziamo e sosteniamo lo sforzo del governo regionale – ha dichiarato – e in particolare dell’assessore Cimino, in questa delicata fase di predisposizione della manovra finanziaria, e al contempo invitiamo tutti, parti sociali e politiche, a guardare in faccia la realtà e anteporre il bene della Sicilia ad ogni altra cosa. Chiediamo al Governo e al Parlamento uno sforzo maggiore, per consentire la crescita della Sicilia nei limiti delle capacità di bilancio”.
Ieri mattina la settimana parlamentare è cominciata nel peggiore dei modi: la commissione Bilancio non si è riunita e il presidente Riccardo Savona ha chiesto al presidente dell’Assemblea regionale Cascio una proroga di 12/24 ore.
L’obiettivo è quello di fare in modo di cominciare la discussione generale sulla finanziaria domani in Aula e la settimana prossima andare avanti ad oltranza per rispettare il termine della scadenza dell’esercizio provvisorio, fissata per il 30 aprile. Naturalmente anche le altre Commissioni, convocate sempre per ieri, hanno subito uno stop nella mattinata, a causa della fibrillazione che i partiti stavano vivendo attorno alle discussioni sulla finanziaria.
La commissione Attività istituzionali doveva discutere sull’esame della richiesta di parere n. 81/I (Designazione Carmela David a componente in seno al consiglio di amministrazione dell’Ente autonomo Teatro di Messina).
Sui contenuti della Finanziaria il Governo della Regione si è scontrato con Confindustria. Alle critiche di Ivan Lo Bello presidente di Confindustria, che lamentava “una finanziaria di annunci di cui non si conoscono i dati”, l’assessore regionale all’Economia Michele Cimino ha risposto in maniera dura. “Se invece di delegare avesse partecipato personalmente alle diverse riunioni con le parti sociali e con i rappresentanti del mondo produttivo, Lo Bello non rilascerebbe certamente queste dichiarazioni”.
In commissione Lavoro ieri sempre in tarda mattinata gli uffici tentavano di recuperare i deputati componenti impegnati in varie riunioni di partito per lavorare al disegno di legge in favore dei precari che per tutta la giornata hanno manifestato sotto le finestre di Palazzo dei Normanni.
Intanto lo scenario politico siciliano subisce inevitabilmente le ripercussioni della vicenda che vede contrapposti Berlusconi e Fini. Come è noto quest’ultimo ha da sempre appoggiato la linea di Raffaele Lombardo, e i suoi fedelissimi Fabio Granata e Nino Strano ne hanno sempre sostenuto l’azione di governo. L’asse Fini-Lombardo permetterebbe al presidente della Regione di non subire eccessivi danni in caso di un dietro-front di Micciché (richiamato da Berlusconi) Inoltre se si andasse ad elezioni, Lombardo avrebbe bisogno di un apparentamento con una sigla nazionale.