Messina – Dissesto idrogeologico, il rimedio con 101 milioni di euro dal Governo

MESSINA – Una giostra di emozioni, indiscrezioni, polemiche, accuse, provocazioni, minacce e finalmente ringraziamenti (non sappiamo quanto appropriati). La vicenda relativa ai finanziamenti per la messa in sicurezza del territorio dissestato e alluvionato della zona Sud non si è fatta di certo mancare sorprese e colpi di scena in questi ultimi giorni, ma l’importante è che una seconda tranche sia infine arrivata a destinazione, per ridare ossigeno e speranza alle popolazioni costrette al rientro nonché a convivere nuovamente, dopo la prossima estate, con la paura delle piogge e del fango. Ma andiamo con ordine.
“Dimissioni dell’assessore comunale alla Protezione Civile Romano”. 
 
È quanto chiedono a gran voce i rappresentanti locali del Pd nel corso di una conferenza stampa in cui le accuse alla Giunta comunale trovano sfogo nella lettura della graduatoria degli interventi finanziati dalla Regione Siciliana (fondi Po Fesr) per la messa in sicurezza. Delle 25 proposte presentate dal Comune, infatti, l’assessorato al Territorio non ne ha finanziata nemmeno una. Perché? Semplice. Non erano dei progetti esecutivi, bensì poco più che delle schede tecniche. E l’art. 5 del bando evidenziava, come sottolineato dai politici d’opposizione, “il livello esecutivo dei progetti come criterio qualificante per avere priorità nell’accesso ai finanziamenti”. Critiche alla Giunta, dunque, ma anche ai dirigenti, e un avviso: c’è il nuovo bando, stavolta è preferibile muoversi per tempo e con criterio.
“Pronti a far scoppiare la terza guerra mondiale”. Il sindaco Buzzanca minimizza sui mancati finanziamenti regionali (“Non c’erano i tempi tecnici”, che evidentemente per i dirigenti coincidono con i tempi biblici) e minaccia le proprie dimissioni in caso di un mancato intervento nel Governo per l’erogazione di nuovi finanziamenti. “Se dovessi pensare che ci sia in Italia un ministro, un premier, o in Sicilia un governatore, così irresponsabile da non rendersi conto che qui ci sono in gioco vite umane – ha detto Buzzanca – dovrei lasciare la poltrona di sindaco. Cosa che non escludo”.
Ed ecco materializzarsi 101 milioni di euro. 31 in virtù di un accordo di programma, finalizzato “alla programmazione e al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico”, tra il ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e la Regione, Assessorato del Territorio e dell’Ambiente. 70 tramite l’ordinanza 3865 della Presidenza del Consiglio dei ministri. Ringraziamenti, soddisfazione, propaganda. Ma ora si reclamino altri soldi, e soprattutto si lavori. Con urgenza.
 

 
Le opere. La destinazione dei finanziamenti stanziati
 
Messina – Dei 31 Milioni di euro che arriveranno dal ministero dell’Ambiente, 24 saranno utilizzati per le opere di consolidamento del centro di Giampilieri, 3 per opere di salvaguardia del centro urbano e 4 per interventi alle frazioni della zona sud colpite dagli eventi alluvionali dello scorso 10 marzo.
L’ordinanza 3865 della Presidenza dei Ministri, invece, suddivide il finanziamento di 70 milioni complessivi in 55 milioni per l’alluvione del 1° ottobre 2009 e 15 per i comuni dei Nebrodi, martoriati dal dissesto sia nel 2009 che in questi primi mesi del 2010. Si tratta in gran parte di somme prelevate dal FAS Sicilia, soldi già finanziati in precedenza ma con altra destinazione. E su questo fa leva la polemica innestata dall’on. D’Alia, per cui quest’ultimo finanziamento del Governo non è altro che “una partita di giro”.