Spendere bene i soldi dei siciliani è indispensabile perché chi come noi paga tutte le imposte abbia almeno la consolazione di contribuire al buon andamento della gestione della Cosa pubblica. Vedere dirigenti che non operano e predoni che aspirano le nostre imposte, causa un forte senso di rabbia la cui reazione si manifesta nei confronti dei responsabili delle istituzioni.
L’attività della Cosa pubblica non può essere al traino di questo e quello, o sospinta da questa o quella parte. Il senso di responsabilità di assesori e dirigenti generali dev’essere tale da fare funzionare tutta la macchina con la massima efficienza, esclusivamente per via digitale, con l’abolizione di ogni tipo di carta, il che comporta risparmi notevoli.
Per capire che in Sicilia si fa buona amministrazione paragoneremo, capitolo per capitolo, il Bilancio 2010 della Regione con quello della Lombardia 2010, che, però, produce servizi per quasi il doppio dei cittadini. Vi è un quadro sintetico che dà immediatamente un responso: i due bilanci hanno una spesa pressoché uguale, di circa 27-28 miliardi di €.
Viaggiare tra Milano e Bologna significa impiegare un’ora con la Frecciarossa. Per viaggiare tra Catania e Palermo, con una distanza quasi uguale, servono quattro ore. Il sottosegretario alle Infrastrutture, Pippo Reina, venuto al nostro forum oltre un anno fa, ci aveva assicurato che con alcuni aggiustamenti della linea, la percorrenza ferroviaria si sarebbe assestata intorno a due ore e trenta minuti. Siamo ancora in attesa.
Sembra che in Sicilia vi sia un virus maledetto che impedisce un’attività di infrastrutturazione in tempi europei. Tutti parlano di cose che faranno, quasi nessuno di cose che ha fatto. Da questo dipende la mala amministrazione ed il livello di disfunzione economica. Se non si attivano i cantieri e non s’insediano imprese innovative in tutti i settori, la situazione attuale non può schiodarsi. Occorre che la Luce colpisca assessori e dirigenti generali, nonché sindaci e dirigenti dei Comuni, affinché redigano il proprio piano industriale e lo realizzino quasi in tempo reale.