Ragusa – Corfilac, quiete dopo la tempesta. Resta in vita il consorzio del latte

RAGUSA – Ok per i prodotti lattiero caseari ed il Ragusano dop. All’Ars, infatti, in fase di discussione del Bilancio, è passata la linea proposta da Innocenzo Leontini (Pdl) attraverso un proprio emendamento, scongiurato il rischio di accorpamento dei consorzi e mantenuto il finanziamento regionale al Corfilac di Ragusa.
Nella bozza iniziale, il Governo regionale intendeva ridurre il contributo a 2,24 mln € distribuiti in tre anni (2010, 2011 e 2012). Attraverso l’emendamento, il contributo triennale è stato aumentato di 660 mila euro e riportato così al suo valore “consueto” di 2,9 mln €, lo stesso garantito in passato.
Grazie all’intervento di Leontini, che del Pdl è anche capogruppo, sono stati dunque scongiurati i pericoli in cui sembrava dover incorrere il consorzio ragusano e, con esso, il controllo sui prodotti genuini del latte, nonché gli stessi lavoratori della Corfilac. 
In pratica, prima Leontini aveva dimostrato in seconda commissione l’incongruità di un minacciato accorpamento fra consorzi, per altro avversato dal mondo accademico-universitario; poi, in Aula, è stato approvato un suo emendamento che mantiene intatto il fondo destinato al consorzio stesso.
Il Corfilac, da circa venti anni, si prodiga nella ricerca e nella valorizzazione dei prodotti di derivazione dal latte, nella certificazione dei formaggi dop siciliani e nei servizi di raccordo con allevatori e produttori dei formaggi tradizionali dell’Isola.
“Non indifferente, oltre alla salvaguardia del prodotto e, di concerto, alla garanzia bioalimentare per il consumatore – commenta Leontini – è stata la ripercussione positiva del mio intervento politico per gli stessi lavoratori del consorzio ibleo. Perché una decurtazione, che il governo nella sua bozza di Bilancio prevedeva del 25%, avrebbe avuto conseguenze pesanti per le cinquanta famiglie dei dipendenti. Mi spiego: il consorzio avrebbe dovuto scegliere fra due vie viziose: o diminuire il proprio impegno sul territorio o ridurre le ore lavorative dei dipendenti. Per fortuna, il Parlamento ha capito la gravità della situazione che si sarebbe venuta a creare”.
Nei mesi scorsi il Corfilac era stato al centro di un aspro scontro tra il Governatore Raffaele Lombardo e la presidenza del consorzio. Lombardo non aveva condiviso alcune scelte amministrative e gestionali. Lo stesso presidente del consorzio, Giuseppe Licitra, nel tentativo di dirimere la controversia, aveva chiesto l’intervento della magistratura. In una nota ufficiale, Licitra, non ha mancato di ringraziare Leontini pubblicamente per il suo impegno  all’Ars a favore dei lavoratori.
 


Ente e Regione. Da affrontare il dibattito sulla gestione
 
RAGUSA – “A dicembre 2009 una relazione dei revisori dei conti del consorzio, ha evidenziato alcune irregolarità e i dati raccolti sono già stati inviati alla Corte dei Conti”: le parole sono del presidente Lombardo e risalgono a due mesi fa, a seguito di una protesta da parte dei lavoratori del Corfilac. “Alcuni soci fondatori – disse Lombardo – non avrebbero versato quote sociali per oltre 300 mila euro e che altri soci siano stati ammessi nel consorzio, arrivando a votare per l’elezione degli organi di gestione, senza versare le quote dovute” e inoltre “il bilancio dell’ente appare gravato dal costo delle retribuzioni di 34 persone ‘stabilizzate’ in violazione del divieto di assunzione di nuovo personale imposto a tutti gli enti pubblici”.
Lombardo spedì tutto alla Corte dei Conti per gli accertamenti del caso, reclamando il ruolo della Regione, il cui contributo rappresenta il 90% delle entrate del Corfilac. Quanto ai fondi, adesso il nodo sembra sciolto. Tutto da affrontare, invece, il dibattito sulla gestione dell’ente.