Messina – Si corre in mezzo a erba e rifiuti nell’unico campo del centro-città

MESSINA – Ciuffi d’erba crescono qua e là selvaggiamente, cataste di foglie e bottiglie di plastica giacciono da tempo ai margini della pista. è questo il volto del campo di atletica “Salvatore Santamaria”, più conosciuto come ex Gil che, situato nel cuore pulsante della città, potrebbe diventare con pochi accorgimenti uno dei fiori all’occhiello di Messina.
L’arrivo della primavera ha segnato l’inizio di un nuovo ciclo annuale e il campo già frequentato abitualmente da atleti e scolaresche, in questo periodo registra un incremento cospicuo di utenze, rappresentando un luogo di ritrovo per quanti trascorrono parte della giornata a correre stando all’aria aperta. Anche se la corsa è di quella affannosa, altrettanto spediti non sono stati di certo gli interventi di scerbatura affidati all’Ato 3, presieduta fino a pochi giorni fa dall’ing. Antonio Ruggeri, nominato lo scorso 29 aprile commissario liquidatore della società d’ambito. A lui il compito di traghettare la Spa verso il varo della società consortile cui daranno forma tutti i comuni della provincia, assicurando nel frattempo la gestione degli attuali servizi.
“Anche lo sorso anno – ha precisato Ruggeri – gli interventi di scerbatura sono stati effettuati nel periodo maggio-giugno, ma la competenza a breve potrebbe tornare al Comune, visto che è questo l’orientamento. Tra qualche giorno, infatti, si terrà una riunione con l’assessore comunale all’Arredo Urbano, Elvira Amata, per definire le competenze alla luce della nuova normativa”.
Tutto è ancora in itinere dunque, ma a quanto pare si tratta di pazientare ancora un po’ per definire questa situazione alla quale Ruggeri ha cercato provvedere subito dopo la nostra segnalazione facendo effettuare i lavori di scerbatura, che in ogni caso non sembra che siano stati eseguiti nel migliore dei modi, dato che molti spazi sono divenuti deposito di arbusti, rami secchi e foglie accumulate ai bordi della pista che con il vento e la pioggia si riversano sul campo rendendolo scivoloso e costituendo una vera trappola per gli utenti.
Tra l’altro questi cumuli di foglie secche e di detriti, che rappresentano il naturale ricettacolo di topi e insetti vari, sono posti proprio davanti ad abitazioni che sporgono sul campo “Santamaria” creando non pochi disagi per i residenti e un “belvedere” tutt’altro che gradevole. Come già detto, il campo durante la mattina è frequentato da studenti di numerose scuole elementari e medie per il normale svolgimento delle attività curriculari, mentre nel pomeriggio il numero dei visitatori aumenta notevolmente, soprattutto nei mesi estivi e fino a tarda ora. Non si capisce quindi per quale motivo gli organi competenti non vogliano prestare particolare attenzione al “Santamaria”, visto che si tratta di una struttura pubblica fra le poche in città alla quale, pur essendo molto frequentata, non vengono assicurate periodicamente le manutenzioni ordinarie.
C’è da dire però che tra luglio e agosto scorsi l’impianto è stato interessato da un generale intervento di restyling, che ha ridato nuova linfa vitale alla struttura, riaprendo definitivamente nella prima settimana di settembre agli sportivi che ogni giorno affollano la pista. Sta di fatto però che ancora oggi, parte del prato al centro dell’impianto risulta tagliata e la restante continua a crescere a macchia di leopardo. Quanto tempo ancora dovranno attendere gli sportivi messinesi?