Catania – Il dissequestro dei parcheggi per dare ossigeno alla città

CATANIA – Mentre in città si aggrava l’emergenza traffico e il problema della mobilità, con i parcheggi già presenti che rimangono vuoti e inutilizzati, si torna a parlare del cantiere di piazza Europa e del possibile dissequestro dell’area per consentire il completamento dell’opera.
Un progetto, quello dell’area di sosta, risalente al 2003, anno della pubblicazione del bando da parte dell’Ufficio speciale emergenza traffico, per la realizzazione dei parcheggi in project financing, e bloccatosi nel 2007, anno in cui la magistratura ha sequestrato il cantiere per presunte irregolarità nell’assegnazione degli appalti, istruendo un il processo per abuso d’ufficio che vede otto imputati, tra i quali l’ex sindaco Umberto Scapagnini, l’ex direttore dell’Ufficio speciale per l’emergenza traffico, Tuccio D’Urso, tre componenti della commissione di valutazione e tre imprenditori, rappresentanti legali di ditte che avrebbero dovuto realizzare i parcheggi.
Sull’argomento è recentemente tornato il senatore del Pd, Enzo Bianco, nel corso di una conferenza stampa proprio di fronte al “baratro” che oggi sostituisce la splendida piazza, in cui ha avanzato all’amministrazione la richiesta di concordare con l’Autorità giudiziaria il dissequestro. Lo ha fatto anche il Comune di Catania che, tramite l’avvocatura comunale, avrebbe ha chiesto il dissequestro dei quattro parcheggi che sarebbero dovuti essere realizzati in project financing proprio per conto dell’amministrazione (dei quattro parcheggi sequestrati soltanto uno era in costruzione, quello di piazza Europa, appunto).
In attesa che la terza sezione penale del Tribunale di Catania si pronunci su questa richiesta (si è infatti riservata di decidere nella prossima udienza del processo sulla realizzazione di parcheggi, fissata per il 15 giugno) infuriano, però, le polemiche sulla necessità di chiarire a livello giudiziario qualsiasi responsabilità prima di procedere con il dissequestro.
“Ci sono – afferma Orazio Licandro, della segreteria nazionale del Pdci – inchieste in corso per diverse ipotesi di reato. Bisognerebbe invece attendere gli esiti del lavoro della magistratura, ad ogni livello, e distinguere le reali esigenze di ripristino delle ferite arrecate alla città dallo scempio dalla eventuale ripresa di operazioni di affari e speculazioni, duramente contrastate nel passato dalla cittadinanza. Catania si conferma città dei furbi e dalla memoria corta”.
 

 
Commissione. La proposta di Mpa e Pdl Sicilia
 
CATANIA – Un altro parcheggio in questi giorni al centro del dibattito politico, è quello scambiatore “Due obelischi”, su cui i consiglieri comunali di Pdl Sicilia e Mpa hanno chiesto l’istituzione di una commissione d’indagine speciale per far luce sull’iter amministrativo e sulle procedure di esproprio dei terreni privati su cui è stato realizzato. Si vogliono chiarire le procedure poste in essere per realizzare il Piano parcheggi e verificare che il Comune non debba pagare somme esose relativamente ai presunti ricorsi e contenziosi rispetto alle somme da versare per le espropriazioni dei terreni. Una vicenda questa, risalente a più di 20 anni fa, che ha scatenato la pronta replica dei consiglieri comunali del Pd che hanno risposto a quella che definiscono “un’operazione dal vago sapore intimidatorio”, proponendo l’istituzione di commissioni sull’Ufficio speciale del Traffico, sui poteri speciali, sui cantieri aperti, sulla Villa Bellini e sui funzionari preposti.