Riorganizzazione della Sanità l’assessore chiede pazienza

TRAPANI – “Lavoreremo per regolarizzare l’elevato numero di dipendenti della sanità che usufruiscono della legge 104/92, la legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate. Troppe persone pagate senza che lavorino come dovrebbero”. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo in occasione del quinto congresso regionale che l’Anaao Assomed, il più rappresentativo sindacato della dirigenza medica, ha organizzato a Valderice.
 
Russo ha parlato di logiche clientelari “che vanno scardinate” e promette: “Una volta che le aziende avranno presentato le piante organiche, e dovranno farlo entro il 30 giugno, assumeremo sulla base del reale fabbisogno”.
Su sollecitazione del segretario regionale Anaao Assomed, Rosario Cutrì, che ha evidenziato l’elevato numero, superiore agli standard previsti dall’Oms, di parti cesarei, l’assessore promette: “Equipareremo i profili tariffari del parto cesareo a quello naturale”.
Un faccia a faccia animato al quale l’assessore non si è sottratto. “Più volte – spiega Cutrì – abbiamo chiesto di intervenire e dire la nostra sul piano di rientro, senza mai avere risposta concreta”. In precedenza l’Anaao Assomed ha mostrato dissenso nella fase di formazione della legge: secondo il sindacato, infatti, l’impostazione della legge regionale n. 5/09 avrebbe annullato ben 12 aziende, ma non avrebbe inciso per nulla, con i decreti attuativi, sulle realtà ospedaliere. “La Sanità Siciliana – ha affermato Cutrì – è gravata da alcune sperimentazioni gestionali come il San Raffaele di Cefalù, i cui costi sono certi. A riguardo però non ci sono chiari i benefici e la rilevanza per il servizio sanitario siciliano”. Sulla necessità della riduzione dei posti letto e dei presidi ospedalieri più piccoli, insiste l’assessore Russo che chiede “pazienza” per proseguire nel percorso difficile della riorganizzazione della Sanità. Vi chiedo pazienza e vi chiedo aiuto – ha affermato – Insieme dobbiamo risolvere i problemi. Stiamo riconvertendo – ha concluso – e non chiudendo”.