L’Orizzonte Geymonat conquista il 18° tricolore

CATANIA – La piscina di Nesima in festa e tifosi delirio: non si poteva di certo immaginare una cornice più bella per festeggiare degnamente lo scudetto conquistato dall’Orizzonte Geymonat Catania al termine di una serie scudetto che passerà alla storia della pallanuoto femminile di alto livello come tra le più emozionanti ed avvincenti. Le etnee hanno avuto la meglio su un avversario di tutto rispetto: la Fiorentina Waterpolo che in più momenti ha messo in seria difficoltà le atlete allenate da Pierluigi Formiconi. La serie scudetto, infatti, è stata una successione di risultati altalenanti che vedevano il prevalere ora dell’una, ora dell’altra compagine, senza un predominio incontrastato ma un confronto ad armi pari che non ha mai lasciato spazio a risultati in qualche modo scontati o prevedibili. Capitan Di Mario e compagne, infatti, hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie e si è dovuti arrivare in gara -5 prima di poter chiudere definitivamente i conti e portare a casa l’agognato scudetto. Ma veniamo alla cronaca del trionfo siciliano. L’Orizzonte Geymonat parte visibilmente contratta.
La consapevolezza del “bottino” in palio gioca sicuramente un brutto scherzo alle padroni di casa che tuttavia non si lasciano scoraggiare dal primo allungo delle toscane che si portano subito sullo 0-2. La solita, impeccabile Dravcuz mette costantemente in difficoltà la difesa delle etnee e sigla l’ennesimo vantaggio ospite (1-4). Partita in salita e catanesi costrette all’inseguimento. All’inizio del quarto tempo ospiti ancora in vantaggio 6-9, la partita sembra ormai compromessa ma ecco che arriva la reazione delle padroni di casa: Garibotti firma il pareggio con una doppietta strepitosa e Miceli realizza il rigore che vale il sorpasso: 10-9. Felicità indescrivibile per il presidente della Geymonat Orizzonte Catania: “Le ragazze hanno compiuto un’impresa formidabile – dice Nello Russo –, sono commosso.
Anche nei momenti più difficili ci ho creduto, perché sapevo bene che questa squadra è fatta di giocatrici formidabili, campionesse capaci di realizzare delle rimonte apparentemente impossibili come quelle di stasera, anche quando qualcuna di loro non è a posto fisicamente.