Regione, voucher da rilanciare benefici per datori e lavoratori

PALERMO – Lotta al sommerso, rilancio del voucher per prestazioni occasionali di tipo accessorio, definizione di un protocollo d’intesa con le agenzie private di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro per l’occupazione. Questi i temi affrontati nel corso dell’incontro tenutosi a Palermo lo scorso 17 giugno a cui hanno partecipato l’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, Lino Leanza, sindacati, associazioni di categoria e agenzie private per il lavoro.
Attraverso la diffusione del lavoro occasionale accessorio e quindi dello strumento del voucher, che rappresenta la modalità di pagamento delle prestazioni di lavoro occasionale, si vuole  favorire l’emersione del lavoro nero per particolari settori di attività interessati dal fenomeno come l’agricoltura o il lavoro domestico ad esempio, e offrire garanzie ai lavoratori che se da un lato potranno “incrementare” con redditi non soggetti a prelievo le proprie entrate, dall’altro potranno fruire di copertura previdenziale e assicurativa per la prestazione resa. 
A questo si aggiunga un ulteriore beneficio per i datori di lavoro che potranno godere di prestazioni di carattere occasionale  in assenza di alcun vincolo contrattuale.
“Lanceremo una campagna – ha annunciato l’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, Lino Leanza, a favore del lavoro accessorio. Attraverso l’acquisto dei voucher le aziende, soprattutto nel settore dell’agricoltura ma anche nell’edilizia e nel turismo, si potranno mettere in regola. E i dipendenti stagionali, oltre al pagamento della giornata lavorativa per il periodo in cui presteranno la loro opera, avranno anche la copertura previdenziale. Si tratta di uno strumento flessibile e facile da utilizzare che già esiste in altre regioni ma che in Sicilia finora è stato poco adoperato”.
Stando ai dati resi disponibili dal Ministero del lavoro, salute e delle politiche sociali sono stati 4.140.849  i voucher per lavoro occasionale accessorio venduti sul territorio nazionale tra il 2008 e il 2010, di questi circa 54.995 sono stati utilizzati in Sicilia. “In Sicilia la richiesta più elevata per l’erogazione del voucher – ha precisato il dirigente generale del Dipartimento regionale Lavoro, Alessandra Russo – destinato al pagamento del lavoro occasionale è arrivata dagli agricoltori della zona di Marsala. Le aziende ne hanno usufruito per la raccolta di uva e olive”. Nel corso dell’iniziativa è stato inoltre annunciato che entro fine mese sarà pronto un protocollo d’intesa  tra assessorato della famiglia, politiche sociali e lavoro, rappresentanti dei sindacati, associazioni di categoria e delle agenzie private per il lavoro. 
“A breve – ha aggiunto Leanza- daremo il via ad un Patto per il lavoro per la Sicilia, al quale vogliamo che partecipino anche le agenzie che offrono occupazione. Il nostro obiettivo è di creare un sistema, a regia regionale, dove convivano pubblico e privato. Da parte nostra, possiamo mettere a disposizione tutte le nostre risorse, anche finanziarie. Ai privati chiediamo di veicolare le informazioni per aiutare l’incontro tra domanda e offerta”.



L’approfondimento. Agricoltura e commercio i settori più interessati
 
PALERMO – Abbiamo chiesto al Dirigente del dipartimento lavoro presso l’assessorato regionale alle politiche sociali, famiglia e lavoro, Alessandra Russo qualche informazione di carattere tecnico sul voucher per rapporti di lavoro occasionale. “Si tratta di uno strumento rilanciato dalla Finanziaria di quest’anno, – spiega – che offre un duplice vantaggio: incentiva l’emersione del lavoro nero, offre garanzie concrete sia al lavoratore che al datore di lavoro”. Esistono delle stime provvisorie rispetto alla percentuale di disoccupati che potranno essere inseriti attraverso questo strumento? “In Sicilia sono stati erogati secondo quanto riferisce l’Inps 54.995 voucher del valore monetario di 10,00 €, in particolare nel Comune di Mazara del Vallo ed impiegati nel settore agricolo. È l’agricoltura il settore maggiormente interessato, seguito dal commercio. In questa fase occorre procedere ad una campagna informativa più ampia e capillare possibile, coinvolgendo direttamente aziende e lavoratori. Vigileremo con l’ausilio dell’ispettorato al lavoro affinché questo strumento non si trasformi in un mezzo tramite cui simulare altre tipologie contrattuali o nascondere altri tipi di rapporto di lavoro”.
 

 
Nel 2010 ampliato l’ambito di applicazione. Ecco nel dettaglio come funziona
 
PALERMO – Favorire l’emersione del lavoro nero attraverso una campagna di sensibilizzazione e promozione dei voucher di lavoro per prestazioni occasionali che in regioni come Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Piemonte ha  già da diversi anni un’ampia diffusione. Introdotto nel 2003, il lavoro occasionale di tipo accessorio, rientra tra le tipologie contrattuali definite dalla legge 276/2003, cd. Legge Biagi. Finora ha trovato applicazione per prestazioni rese in settori di attività come commercio, turismo, servizi, agricoltura (per attività di carattere stagionale e non) in ambito domestico (per attività di cura e assistenza alla persona) e lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione di edifici, strade, parchi e monumenti, manifestazioni sportive, culturali, fieristiche, consegna porta a porta, vendita ambulante di stampa quotidiana e periodica, insegnamento privato e supplementare.  I “voucher”, dunque, rappresentano il sistema di pagamento del lavoro occasionale accessorio. Possono essere acquistati singolarmente o in ‘multipli’ da cinque presso l’Inps, le associazione di categoria o tabaccai. Hanno un valore nominale di 10 euro ciascuno, importo questo che comprende: copertura previdenziale, (Gestione separata dell’Inps del 13%) assicurativa (assicurazione Inail del 7%) e gestione del servizio (compenso all’Inps del 5%). Il valore netto in favore del prestatore è di 7,50 euro e dà diritto all’accantonamento previdenziale e alla copertura assicurativa, cumulabile con i trattamenti pensionistici. I prestatori possono svolgere attività di lavoro occasionale fino a un massimo di 5.000 euro netti per committente nell’anno solare oppure nel caso di percettori di prestazioni integrative o di sostegno al reddito fino a 3.000 euro netti.
Si tratta di un sistema che offre al committente il beneficio di fruire di prestazioni senza alcun vincolo contrattuale seppur nella completa legalità, al lavoratore la possibilità di integrare le proprio reddito con prestazioni il cui compenso è esente da imposizione fiscale e non incide sullo status di disoccupato o inoccupato. Destinato inizialmente per prestazioni rese da pensionati e giovani fino a 25 anni, la Finanziaria 2010 ne ha ampliato l’ambito di applicazione estendendolo anche a prestazioni rese da lavoratori part-time, giovani universitari in qualunque periodo dell’anno, percettori di prestazioni integrative del salario o con sostegno al reddito, enti locali, scuole e università, maneggi e scuderie.
 

 
Ecco dove si trova. Voucher acquistabile anche presso i tabaccai
 
PALERMO – Abbiamo chiesto all’assessore regionale alle politiche sociali, famiglia e lavoro, Lino Leanza, un commento  sul voucher. “Stiamo lanciando uno strumento che esiste già – spiega Leanza – il lavoro. Attraverso il buono lavoro- voucher si vuole garantire una copertura previdenziale ai lavoratori e nello stesso tempo contribuire all’emersione del sommerso molti settori dell’economia di lavoratori che  specie in alcuni periodi nell’anno lavorano in nero. Gli interessati potranno acquistarlo presso le associazioni di categoria, i tabaccai, l’Inps e i centri per l’impiego. È uno strumento che interessa settori come l’edile, agricolo, turistico-alberghiero. Il voucher è uno strumento che ha avuto un grande successo in Veneto con oltre 60.000 aziende che l’hanno utilizzato In questi giorni lanceremo una campagna informativa sul lavoro accessorio. A seguito di una delibera del consiglio dei Ministri, la Regione Siciliana è stata incaricata insieme alle prefetture ad eseguire 5000 mila ispezioni, dopo i fatti di Rosarno”.