Il villaggio-scandalo si è persino rivolto al Tar

Scicli (RG) – Niente ruspe in azione a Renelle Trippatore. Rimangono vane, al momento, le speranze di vedere raso al suolo lo scempio che si erge sulla costa ragusana. La presunta lottizzazione abusiva di un’area agricola di oltre 13 mila metri quadrati, su cui peraltro vige il vincolo di inedificabilità assoluta del demanio costiero, praticamente a ridosso della spiaggia di Sampieri, borgo immortalato anche negli episodi del serial tv “Montalbano”, era stata segnalata tra gli ecomostri del dossier “Mare Mostrum 2009” di Legambiente. Correva l’anno 2004 quando le 27 abitazioni abusive, costruite in assenza di titoli edificatori, sono state scoperte e sequestrate. Da lì il processo penale e la condanna nel 2008 per 18 dei 26 imputati, con pene variabili dai sei ai nove mesi di carcere e da 32 mila a 48 mila euro di ammenda. Nella sentenza è stato predisposto l’abbattimento delle costruzioni abusive da parte del Comune di Scicli, a spese dei condannati.
Ad oggi, però, l’abuso rimane, nonostante “tecnicamente si possa procedere al suo abbattimento”, come spiega l’assessore all’Urbanistica del comune di Scicli, Teo Gentile, che chiarisce la motivazione per cui il Comune non è ancora intervenuto. “Gli autori dell’abuso – dice l’assessore Gentile – hanno fatto ricorso al Tar, dunque si è deciso di prorogare l’abbattimento a dopo l’esito di rigetto, per questione di sicurezza e di correttezza”.
Il rischio per il Comune, qualora l’esito del Tar fosse positivo per gli imputati, seppur l’ipotesi appare lontana, sarebbe quello di ripagare i “danni”. Di conseguenza, l’Amministrazione comunale aspetterà l’iter giudiziario e i suoi tempi lunghi.
Una nota di colore: nei giorni scorsi, una residente di renelle-Trippatore si è lamentata, attraverso una lettera al sito internet “Sciclinews”, sulla presenza di numerose  zanzare nella zona, invocando pure l’intervento del Comune.