Crias: “Lunga lista di aziende in attesa del finanziamento”

PALERMO – In poche settimane la mancata implementazione del fondo di rotazione della Crias (Cassa Regionale per il Credito alle Imprese Artigiane Siciliane) è divenuta un caso, con sacrosante polemiche che vedono la Cassa rivendicare un qualcosa che darebbe davvero nuova linfa alle imprese siciliane. Insomma, Rosario Alescio, presidente delle Crias, è molto insoddisfatto dall’ultima finanziaria regionale, che non tiene in debito conto le esigenze della miriade di Pmi che sono la vera ossatura dell’economia dell’Isola.

“Dal canto suo – nota Alescio, da più di cinquant’anni la banca regionale, seppure con strumenti normativi limitati, ha invece fatto, come riferimento privilegiato per non dire quasi esclusivo, della vera e propria finanza agevolata settoriale a favore del comparto artigiano, proponendo finanziamenti ad un tasso di interesse più che concorrenziale e rivolgendosi anche a quei soggetti che manifestavano semplicemente un’idea progettuale finalizzata alla creazione di una nuova impresa artigiana”.
Non si può non evidenziare, infatti, come nella sua storia, che, appunto, ormai ha oltrepassato il mezzo secolo, la Crias abbia dato più di 3 miliardi di euro, aiutando in maniera sostanziale le 85.000 aziende siciliane.
“Pensiamo soltanto al fatto – continua Alescio – che nel 2008 abbiamo erogato finanziamenti, al tasso dell’1,1%, per oltre 143 milioni”.

Del resto, l’insediamento del nuovo cda da circa un anno a questa parte ha dato nuovo slancio all’attività dell’ente, tentando di renderlo più versatile ed adeguato alle metamorfosi subite dal tessuto produttivo locale ed ai mutamenti intervenuti nell’ambito del mercato nazionale ed internazionale.
Anche e soprattutto tenendo conto di ciò, è stato recentemente approvato, dopo più di 50 anni dal precedente, un nuovo statuto, con il quale sarà finalmente possibile varare l’internazionalizzazione dell’ente, nonché attuare nuove possibilità di utilizzo del credito agevolato per gli artigiani.

Ma nonostante l’entusiasmo del cda e l’impegno profuso dalla Cassa, ancora purtroppo si registra una lunga lista di aziende che restano in attesa dell’erogazione del finanziamento richiesto (e già positivamente deliberato dall’ente), rimasto in sospeso solo ed esclusivamente per mancanza di fondi.
Infatti, come precedentemente accennato, la Regione Siciliana, nonostante le promesse, non ha ancora implementato il fondo di rotazione Crias, decisione che certo avrebbe soddisfatto le aspettative delle migliaia di imprese dell’Isola che da mesi attendono del denaro in linea teorica già loro.

Per inciso, Alescio nota anche come Cassa di fatto non costi nulla alla Regione, rappresentando di contro una grande opportunità per la politica siciliana di dare una risposta concreta al sistema delle Pmi dell’Isola.
“Perché oggi – tuona Alescio – il problema per le imprese non è tanto il tasso di interesse, ma l’effettivo accesso al credito. E le politiche regionali che prevedono contributi in conto interessi aiutano solo le imprese che non hanno problemi con le banche”.