Gli albergatori siciliani tirano il fiato

Palermo – “Consolidare i debiti per affrontare meglio la stagione”, è questa la speranza espressa dal presidente di Confindustria Alberghi, Sebastiano De Luca, all’indomani della firma dell’Assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, Nino Strano del Decreto che si propone di soccorrere gli albergatori siciliani in un momento di crisi congiunturale del turismo che, durante il 2010, sembra stia toccando minimi preoccupanti.
Con tale decreto è stato esteso anche al settore turismo, l’accordo interbancario che prevede la sospensione per un anno dei ratei dei muti non solo ordinari ma anche di quelli a tasso agevolato, ovvero assistiti dal credito regionale, contratti dalle imprese turistiche.
“Una condizione – ha detto Strano – che speriamo possa far tirare una boccata di ossigeno a molti albergatori”; direttamente o indirettamente, infatti, la Sicilia si è trovata “vittima” di condizioni climatiche sfavorevoli che, suo malgrado – hanno di molto inciso sul flusso in entrata dei turisti che scelgono la regione in virtù delle caratteristiche paesaggistiche e climatiche che la contraddistinguono.
Le ceneri del vulcano Eyjafjallajokull hanno poi giocato un ruolo altrettanto decisivo in tale crisi troppo spesso – a detta dell’assessore – attribuita ad un’incapacità di governance”.
Tuttavia se è vero che la Pasqua, e aprile in generale, non avevano fatto registrare gli ingressi sperati a causa delle già ricordate condizioni climatiche avverse e del successivo blocco aeroporti con cancellazione di buona parte dei voli, è pur vero che le ultime rilevazioni Istat smentiscono tale trend, pubblicando dei dati di ripresa dei flussi in entrata nella settimana 2-10 aprile arrivando a registrare un + 10,5 negli arrivi e un + 6,3 nelle presenze nello stesso periodo pasquale. Relativamente all’evento “vulcano” non va poi dimenticato che con circa 75 movimenti aerei effettuati sulle destinazioni nazionali di Roma e Napoli e su altre internazionali, l’aeroporto di Fontanarossa è stato il secondo in Italia, dopo quello di Roma Fiumicino, per operatività.
 
È pur vero che proprio a Taormina c’è stato anche un elevato numero di richieste auto a noleggio ma che tale servizio non è sembrato essere la migliore delle soluzioni per i turisti che si sono trovati a fare i conti anche con le infrastrutture autostradali regionali e nazionali. Non si può certamente nascondere che la crisi possa avere interessato, durante il 2009, parecchi albergatori su scala nazionale e la diminuzione dei prezzi di affitto della camera riportata su un articolo del QdS dell’aprile u.s. è certamente emblematico, ma la generalizzazione di tale crisi dovrebbe riuscire a non allarmare oltre misura e a sensibilizzare gli albergatori di casa nostra verso un utilizzo oculato dei vantaggi ottenuti dalla firma del nuovo decreto.
 


Soddisfatto il presidente di Confindustria alberghi De Luca
 
PALERMO – “Ratei mutui sospesi, ha ricordato il Presidente di Confindustria Alberghi, Sebastiano De Luca, assieme al consolidamento delle passività onerose, ovvero alla possibilità di consolidare i debiti a medio – lungo termine, saranno due armi strategiche nell’aiutare una situazione economico – fiscale che, anche a seguito di Basilea 3, mostrava preoccupanti segni di crisi”.
“L’intervento del 70% da parte della Regione Sicilia sugli interessi passivi per ciò che concerne i debiti delle realtà alberghiere che non vantano bilanci in attivo sarà allora – secondo De Luca – una grande boccata di ossigeno per arrivare alla fine dell’anno con possibilità di ripresa”.
Un’azione di sostegno simile era stata avviata lo scorso aprile 2010 con firma, da parte  dell’assessore regionale alle risorse agricole Titti Bufardeci, di un decreto che prevedeva lo stanziamento di 5 milioni di euro per dare un sostegno concreto alle imprese agricole siciliane. 
Destinate a tre linee di intervento, tale somma, prevedeva un milione e mezzo di euro da utilizzare per il consolidamento delle passivita’ onerose dei produttori agricoli mentre le altre risorse erano destinate a imprese di lavorazione, trasformazione e commercializzazione sia per il consolidamento delle passivita’ onerose, sia per interventi finalizzati all’aumento del capitale sociale.