Per lui l’affare è chiuso: non si separerà da monsieur Woerth, ministro del Lavoro e non gli toglierà il mandato perché le accuse non sono vere e si tratta di calunnie. Ma Sarkozy non ha attaccato i giornali che hanno riportato i fatti conosciuti, perché in Francia la stampa è considerata uno strumento di informazione e quindi di interesse generale e non uno strumento politico per sostenere o abbattere persone delle istituzioni. C’è un rispetto reciproco tra queste ultime e il mondo dell’informazione perché ognuno fa la propria parte senza tentare di condizionare l’altra.
Nel mondo francese c’è una profonda differenza che lo distingue da quello italiano. Si tratta di una classe burocratica orgogliosa e gelosa delle proprie prerogative che fa funzionare la macchina dello Stato, delle Regioni e delle città, indipendentemente dalla guida politica, che certamente incide sugli indirizzi, come suo dovere. Ma poi non entra nel merito della gestione perché essa è effettivamente affidata all’apparato amministrativo. L’Ena (Ecole nationale d’administration) ha sfornato dirigenti di primissimo livello, denominati enarchi che spesso sono diventati presidenti della Repubblica e primi ministri.
La stretta della crisi ha prodotto il vistoso retrocedere del Pil in tutto il mondo industrializzato, ma il contestuale forte progresso dello stesso Pil in Paesi emergenti come Cina, Brasile ed India. Quanto precede fa pensare che i Paesi occidentali stiano andando incontro al loro suicidio se non cambiano il modo di far funzionare le istituzioni e la sottostante pubblica amministrazione.
Il rigore cui M. Sarkozy si riferisce è una pre-condizione che si deve necessariamente abbinare all’equità, un valore indispensabile perché le diverse parti della Comunità non si sentano soverchiate o emarginate. L’equilibrio generale in uno Stato e nelle sue sottostanti istituzioni (Regioni e Comuni) non può prescindere da elementi di qualità programmatorie che stabiliscano obiettivi raggiungibili e completi.
Berlusconi, fino ad oggi, ha avuto il consenso dei cittadini, almeno secondo i sondaggi da lui sbandierati, ma non è un caso che da qualche settimana non sentiamo più parlare di tali sondaggi. Un caso?