Sostegno agli studenti meritevoli, esenzioni sulle tasse universitarie

MESSINA – Anno 2010. 100 e lode. Un futuro in Sicilia? L’anno scorso, attraverso le pagine del Quotidiano di Sicilia avevamo raccontato il “seguito” della storia delle eccellenze siciliane, rintracciando quei ragazzi dopo il diploma di maturità conseguito con la lode nel 2009 si erano iscritti all’Università in Sicilia, in Italia o all’estero.
Un viaggio per dare una risposta alla domanda “E poi com’è andata?”, perché siamo dell’idea che dopo ogni “evento” comincia sempre un’altra storia, appare sempre un’altra notizia. E avevamo trovato idee originali, testoline brillanti tenacemente attaccate a quest’Isola o in giro per il mondo. Quest’anno la storia si ripete. Iniziamo dallo Stretto. Sono in 91 nella provincia di Messina a concludere il percorso scolastico con 100 e lode.
Un traguardo che l’Ateneo messinese non lascia passare inosservato e così il 23 luglio è stata “Una giornata di festa nella quale si celebra il merito”, secondo le parole del prorettore, il docente Giuseppe Calabrò, alla IV edizione della premiazione dei “centisti con lode”. La docente Annamaria Murdaca, delegata alle problematiche degli studenti, presente all’incontro, ha affermato che nel prossimo Consiglio di amministrazione sarà proposta l’esenzione delle tasse del primo anno per i neo diplomati con 100 e lode. Un incentivo con riferimento al quale non è mancata l’approvazione del dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Messina, Cataldo Dinolfo, e dall’assessore alla Pubblica istruzione della provincia di Messina, Giuseppe Di Bartolo.
Una corona d’alloro, una pergamena, materiale informativo dell’Università e due libri: “Tutti indietro” di Laura Boldrini e “Racconti siciliani” di Danilo Dolci: questo il benvenuto dell’Università degli studi di Messina a chi si è fatto onore. Verrà poi il futuro fatto non solo di attimi belli, come il 23 luglio, ma anche di difficoltà e di salite. Ma questo momento, giusto coronamento di cinque anni di intenso studio, resterà nei ricordi di questi ragazzi e delle loro famiglie.
È poi intervenuto Cataldo Dinolfo: “I vostri voti parlano di impegno: siete l’espressione di una scuola eccellente che deve potersi realizzare all’interno di una Università eccellente”. Marco Augliera, diplomato del liceo scientifico Archimede, ha evidenziato l’importanza dell’attestato di merito voluto da Ateneo e Ufficio scolastico provinciale, riconoscimento per tutto il mondo della scuola afflitta, in questo momento, dai gravi problemi dell’edilizia specie nel Sud d’Italia e da alcuni aspetti della contestata riforma Gelmini. Il bonus di 1.000 euro, secondo un’interpretazione discutibile, ridotto a circa 650 euro a causa dell’imposizione fiscale, sarà comunque un incentivo per iniziare l’Università nel modo giusto.
L’incentivo offerto dall’Ateneo messinese, invece, cioè la futura esenzione dalle tasse universitarie per il primo anno, è un invito a restare qui. E ricalca per la sua specifica natura, l’orientamento seguito dai centri di eccellenza universitari come l’Istituto Sant’Anna e la Normale di Pisa, in cui, a fronte di un esame severissimo per accedere, c’è, per chi lo supera, l’opportunità di non pagare tasse e di avere vitto e alloggio gratis in un esclusivo collegio in cui per quattro anni si può pensare, tranquillamente e senza preoccupazioni, solo a studiare. Un’attività che in genere, chi si diploma con 100 e lode, ama profondamente.
 

 
Onore al merito. Giovani eccellenze premiate da Lombardo
 
PALERMO – “Onore al merito”. Che il 3 agosto nei giardini di Palazzo d’Orleans a Palermo ha avuto il volto dei 397 ragazzi siciliani che nel 2010 hanno conseguito la maturità con 100 e lode. Le eccellenze sono state premiate dal presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, e dall’assessore regionale all’Istruzione e Formazione professionale, Mario Centorrino, di fronte ad un pubblico composto non solo da genitori e amici. C’erano anche l’assessore alla Funzione pubblica e Autonomie locali, Caterina Chinnici, il prorettore dell’Università di Palermo, Ennio Cardona, il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia, Guido Di Stefano.
In Italia ed in Sicilia, forse, si comincia a prendere atto del fatto che il merito va riconosciuto e incoraggiato. Si comincia a pensare che chi dà il meglio di sé durante i cinque anni di scuola Superiore ha diritto a delle agevolazioni per proseguire il suo percorso formativo all’Università. La stessa Costituzione dice che i capaci ed i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto a raggiungere i gradi più alti negli studi. La Sicilia ha creato queste eccellenze grazie al sistema scolastico pubblico. Mettendo nel lavoro l’impegno che hanno messo nello studio, potranno fare la differenza.
 

 
Non solo a Messina ma in tutte le Università. Centorrino favorevole a premiare il merito
 
PALERMO – La proposta dell’Università degli studi di Messina (riportata nell’altro articolo in pagina) di non far pagare le tasse del primo anno accademico per i neoiscritti che si sono diplomati con la votazione di 100 e lode, annunciata il 23 luglio scorso durante la cerimonia di premiazione dei 91 diplomati della provincia col massimo dei voti, è stata accolta positivamente dall’assessore regionale all’Istruzione e Formazione professionale, Mario Centorrino. 
“Intendo proporre a tutti i Rettori delle Università siciliane, sul modello di quanto già deciso dall’Ateneo messinese – ha detto l’assessore – una forma di esenzione dalle tasse nel primo anno per gli studenti iscritti che alla maturità abbiano riportato la votazione di 100 e lode”.
Detassare le eccellenze, quindi, con l’obiettivo di trattenere i “cervelli” siciliani nella nostra regione, invogliandoli a frequentare le nostre Università invece di recarsi altrove. 
Secondo Centorrino, inoltre, sono almeno altre due le iniziative di immediata realizzazione che i rettori delle Università siciliane devono al più presto adottare, oltre a detassare i neo diplomati con 100 e lode, come proposto da Messina. Gli Atenei sono, infatti, invitati “a mettere in atto, come del resto è sempre avvenuto, il massimo rigore nelle selezioni per l’accesso alle facoltà a numero chiuso”.
“Devono poi farsi promotori – ha aggiunto Centorrino – di una proposta in sede nazionale, con l’eventuale collaborazione di questo assessorato, perché i test di valutazione si riferiscano prevalentemente ai programmi scolastici”. Una misura necessaria secondo l’assessore regionale, anche per preservare il diritto allo studio che oggi viene clamorosamente violato a causa del proliferare di corsi a pagamento.
Infine, Centorrino si è mostrato favorevole anche alla proposta lanciata dal presidente della Regione, Raffaele Lombardo, di introdurre la cosiddetta “direttiva sul merito”. “Permetterà – ha concluso l’assessore – di valorizzare le eccellenze siciliane, spesso sacrificate in nome di altri criteri di reclutamento, nelle consulenze integrative necessarie, ad esempio, all’azione del governo siciliano oltre che nell’adempimento di competenze proprie degli uffici di diretta collaborazione con il presidente, gli assessori della giunta regionale e gli altri organi del Parlamento”.