Viaggi last minute, last second e formula roulette: occhio ai rischi

CATANIA – Tempi ridotti di organizzazione, risparmio, spirito di adattamento e flessibilità sono gli ingredienti dei viaggi last minute, last second e roulette!

Formule viaggio, sempre più diffuse, che consentono ai tour operator e alle compagnie aeree di evitare il rischio dell’invenduto, e al consumatore di acquistare un pacchetto vacanze, risparmiando dal 30 al 50%.
La differenza è sostanzialmente relativa al tempo che intercorre tra la data di prenotazione e quella di partenza. I last minute sono disponibili da 15 a 5 gg prima e, se invenduti, diventano offerte last second, acquistabili nei pochi giorni che restano. L’offerta roulette, invece, è a scatola chiusa dato che, consente al tour operator di scegliere, a seconda la disponibilità, dove mandare il cliente in vacanza, che dunque conoscerà la struttura e la meta al momento di partire. Una formula per i più audaci che, per lo meno, avranno la garanzia di essere mandati in uno dei posti da loro indicati all’agenzia e in una struttura che riservi la tipologia di trattamento richiesto (ad es. all inclusive) e che abbia il numero di stelle acquistato. Se così non fosse, sarà del resto possibile, a norma del CdC, chiedere il rimborso e/o risarcimento in caso di mancata corrispondenza tra i servizi concordati e ricevuti.
 

È  bene, inoltre, prestare attenzione in fase di prenotazione alle super-offerte che potrebbero nascondere penalità troppo alte in caso di recesso o biglietto non utilizzato o che potrebbero addirittura essere false. Non va trascurato, infatti, che l’art. 712 del codice penale prevede il reato di “incauto acquisto” per chiunque abbia acquistato nonostante avesse ragionevoli motivi di sospettare della veridicità dell’offerta.

Se la vacanza è in programma da tempo, la convenienza si può trovare anche acquistando molto in anticipo un pacchetto first minute, che consente di risparmiare accaparrandosi i posti migliori. Attenzione però a vedersi alzare il prezzo concordato all’ultimo momento, rischio che invece non corrono gli acquirenti dell’ultimo momento. L’art 90 CdC ammette, infatti, il c.d. “adeguamento carburante” che comporta la revisione al rialzo del prezzo fino a 20 gg dalla partenza. A vigilare c’è comunque l’Antitrust già intervenuta per ricordare che il rialzo può essere al massimo del 10%, deve essere espressamente previsto nel contratto e giustificato da eventi esterni che incidono sui costi che l’organizzatore dovrà sostenere. In caso contrario, all’acquirente è riconosciuto il diritto di recedere dal contratto, con rimborso delle somme già versate.