Imprenditoria “vecchia e stanca”, diminuiti del 23% gli under 30

PALERMO – Sono oltre 65.000 in meno gli imprenditori ‘under 30’ italiani da otto anni a questa parte. Aumentano invece gli ‘over 70’ con Caltanisetta classificata provincia senior a livello nazionale. Questo il sunto di quanto emerso dal meeting Unioncamere svoltosi a Rimini lo scorso 23 agosto a proposito dell’andamento del tessuto imprenditoriale delle varie regioni d’Italia e intitolato ‘Sostenere l’imprenditorialità’.
 
Gli imprenditori junior hanno subito una riduzione di circa il 23% intaccando soprattutto le imprese individuali e microimprese di cui il Paese è pieno. A risentire del processo d’invecchiamento sono principalmente le piccole imprese artigiane dove già da tempo manca un processo di ricambio generazionale in grado di risollevarne le sorti rendendo le aziende stesse più innovative e competitive.In sostanza, l’invecchiamento della società italiana si ripercuote inevitabilmente sul suo tessuto imprenditoriale determinando così un netto aumento della quota degli imprenditori ‘over 70’ che hanno raggiunto una percentuale del 9, 2% sul totale (a fronte del 6,3% dei giovani). Considerando invece le fasce d’età intermedie, i dati rilevano un aumento degli imprenditori tra i 30 e i 49 anni, a fronte di un calo di quelli tra i 50 e i 69 anni.
 
Il fenomeno in questione non risparmia nemmeno le imprese con titolari appartenenti a paesi extra-UE tant’è che, sebbene il numero degli stessi nel corso di otto anni sia più che raddoppiato, gli imprenditori junior sono comunque in diminuzione. Passando a considerare il dettaglio territoriale, forse inaspettatamente è il Meridione del Paese a tenere alta la bandiera dell’imprenditoria giovanile. La maggior parte dei titolari d’impresa junior si trova infatti in Calabria con l’8,6%, in Campania con l’8,2% e in Sicilia con il 7,5%. A destare particolare interesse sono proprio i dati siciliani dato che l’Isola include rispettivamente la provincia più senior, Caltanissetta, e la provincia più junior, Enna. Nel complesso, sul totale di 304.423 titolari di’impresa in Sicilia, 22.859 sono ‘under 30’ con una variazione percentuale tra il 2010 e il 2002 di -17,6%.
 
La quota di imprenditori junior è quindi pari a 7,51% sul totale. In termini di imprenditoria immigrata, con una quota di 12,57% ‘under 30’ l’Isola si pone al di sopra della media nazionale presentando così un aumento percentuale dal 2002 al 2010 pari al 94,3%. I giovani imprenditori immigrati operano prevalentemente nel campo del commercio al dettaglio e già da qualche tempo si affacciano anche nel settore dell’edilizia e dei servizi.Il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, ha così commentato quanto emerso dai dati raccolti: ‘L’invecchiamento della società italiana sembra specchiarsi nella struttura portante della nostra economia, quei 3 milioni e mezzo di piccole imprese individuali, la maggior parte artigiane, che tengono insieme i fili del nostro tessuto imprenditoriale’.
 
In un’ottica di lungo periodo, Dardanello ha inoltre aggiunto: “è un quadro che desta preoccupazione, perché si ritarda l’ingresso nel mercato di tante energie nuove, quelle che scaturiscono dalle menti più giovani e, anche per questo, potenzialmente più ricche di immaginazione”.

Dettaglio provinciale. La provincia di Enna in controtendenza ha il 10,5% di U30
 
Sulla base dello studio condotto da Unioncamere, la Sicilia è la regione più rappresentativa di imprenditoria junior e senior. Osservando i dati su scala provinciale è infatti emerso che Enna presenta la maggior percentuale di titolari d’impresa ‘under 30’. Nello specifico, su un totale di 12.450 titolari, 1.303 sono junior, vale a dire il 10,5% sul totale. Sono le aziende agricole e quelle dedicate alla ricettività turistica a richiamare i giovani imprenditori. Per contro, è Caltanissetta la provincia più ‘anziana’, con una percentuale di titolari ‘over 70’ pari al 18,0% su un totale di 18.000 imprenditori presenti nella provincia. Catania si colloca al secondo posto della graduatoria delle imprese giovani con oltre 5.400 imprenditori ‘under 30’ pari all’8,2% del totale. Il capoluogo etneo attrae giovani soprattutto nel settore dei servizi e delle costruzioni. Segue Palermo con il 7,8%, Ragusa con il 7,4%, Messina e Agrigento con il 7,2%, Siracusa con il 7,0% e per finire Trapani che con il 5,6% figura tra le province italiane in cui la percentuale di giovani imprenditori sta progressivamente aumentando. A fronte di tali dati emerge dunque una costante voglia di fare impresa da parte dei giovani siciliani che si trovano così ad operare oltre che ne settori più innovativi, anche nel comparto agricolo e artigianale.