Catania – L’Amt attende ancora il rilancio i prossimi mesi saranno decisivi

CATANIA – Lo stato di salute dell’Azienda municipale trasporti cittadina, l’Amt, continua a destare forti preoccupazioni tra i consiglieri comunali, i sindacati e i cittadini, vittime di un trasporto pubblico sempre meno efficiente, in una città dove il numero delle auto è enorme e sempre più difficile da organizzare e gestire.
A esprimere i propri dubbi sulla condizione della municipalizzata, tra gli altri, gli esponenti del Pdl Sicilia a Palazzo degli Elefanti, che chiedono immediati interventi e scelte strategiche “capaci – affermano in una nota – di garantire la trasformazione societarie dell’Amt, così come impone la normativa di settore, e di garantire un futuro certo al trasporto pubblico urbano a Catania”. “Ecco perché chiediamo all’amministrazione Stancanelli – spiegano -di mantenere fede all’impegno assunto con il Consiglio comunale in fase d’approvazione dell’ultimo bilancio dell’Amt”.
Nell’atto deliberativo in questione, infatti, proprio i consilieri Puccio La Rosa, Alessandro Messina, Alessandro Corradi e Vincenzo Castelli hanno inserito un emendamento con il quale si impegnava l’amministrazione comunale a presentare entro 30 giorni al Senato cittadino, un adeguato Piano programma in grado di garantire la trasformazione societaria dell’azienda di trasporti pubblica e favorire così il rilancio economico e produttivo dell’Amt .
“I trenta giorni – continuano gli esponenti del Pdl Sicilia – si sono conclusi lo scorso 23 luglio e del Piano programma non si è vista ancora nemmeno l’ombra”.
Il primo cittadino, dal canto suo, ha assicurato, in una recente intervista alla stampa, che “Il Piano è già pronto e verrà presentato ai sindacati e alla città entro i primi di settembre insieme al Piano finanziario”. Stancanelli ha anche detto che, nel giro di pochi mesi (circa otto) l’Amt procederà alle prime assunzioni, partendo dagli autisti vincitori di concorso”.
La conferma dell’imminente presentazione del Piano industriale arriva dallo stesso presidente dell’Amt, Roberto Sanfilippo, che assicura la sua presentazione entro il mese in corso al Consiglio comunale, così come conferma che “l’iter della trasformazione (in Spa ndr) è quasi al termine e si conferma il mese di dicembre come termine ultimo”.
Minori certezze, invece, riguardo il numero di linee e il rispristino di quelle sospese o soppresse nell’ultimo anno, che hanno penalizzato maggiormente i quartieri popolari e periferici della città, creando disagi su disagi. Sull’argomento si sono espressi  i consiglieri comunali de La Destra – Alleanza siciliana, che hanno presentato un’ interrogazione al sindaco di Catania per conoscere la situazione relativa alla soppressione di numerose linee di autobus del trasporto pubblico urbano i cui effetti, affermano “ricadono prevalentemente nei confronti di quelle categorie meno abbienti e che trovano nell’utilizzo del mezzo pubblico l’unica soluzione per muoversi all’interno del territorio urbano”.
“Le linee soppresse sono dieci” aggiunge Sanfilippo, che assicura come “il nuovo piano industriale prevede anche una nuova rete di esercizio che risponderà a criteri di efficienza ed efficacia per rispondere meglio alle esigenze della città”.
Ai cittadini catanesi non rimane allora che attendere la tanto sbandierata “rivoluzione” del trasporto pubblico.