Servizio sanitario: per 13.750 posti letto spesa massima di 2,6 miliardi di euro

PALERMO – Da qualche settimana tiene banco lo scontro tra l’assessorato regionale per la Salute e i sindacati dei medici dirigenti, dovuto alle nuove linee di indirizzo per la rideterminazione delle dotazioni organiche delle Aziende sanitarie regionali, volute dall’assessore Massimo Russo.
Vediamo quindi, nel dettaglio, cosa prevede il decreto sottoscritto il 22 luglio scorso e pubblicato sulla Gurs n. 36 del 13 agosto. Il documento nasce ai fini del controllo e del contenimento della spesa per il personale, che viene monitorata trimestralmente con apposite tabelle di rilevazione. Vuol dare atto, inoltre, al decreto n. 3127/09 secondo cui la contrattazione integrativa aziendale deve mantenersi nel limite del 95% della disponibilità finanziaria per il 2010 e le Aziende devono procedere alla rideterminazione dei fondi contrattuali entro 2 mesi dall’approvazione della nuova dotazione organica.
Per ognuna delle 9 Aziende sanitarie provinciali, delle altre Aziende ospedaliere regionali, dei tre Policlinici e per l’Ircss, in base ai posti letto individuati dalla rimodulazione del 2009, sono stati stabiliti sia l’apposita dotazione organica, sia i tetti di spesa 2010 e 2011, come specificato nella tabella che pubblichiamo in questa pagina. Da essa si evince che, su 13.750 posti letto, è stata calcolata una dotazione organica di 52.490 unità per una spesa massima di 2 miliardi e 652 milioni di euro per il 2010 e di 2 miliardi e 635 milioni per il 2011. Prevista, dunque, una riduzione di circa 16 milioni da quì al prossimo anno. 
I tetti di spesa sono stati calcolati, per il 2010, tenendo conto della spesa sostenuta nel 2009 da ciascuna Azienda e operando una ripartizione proporzionale tra di esse. Per il 2011, invece, è stata individuata una riduzione di 217 posti rispetto al personale in servizio con rapporto di lavoro subordinato al 31 dicembre 2009, da cui è resa possibile la riduzione della disponibilità finanziaria rispetto all’anno in corso.
Nel caso in cui, in sede di rideterminazione delle dotazioni organiche, le Aziende rilevino eccedenze di personale, sono tenute a comunicare alle altre strutture regionali del settore, ma anche a enti o amministrazioni di diverso comparto, l’elenco degli eccedenti, distinti per profilo/disciplina, per conoscere le disponibilità al passaggio. Si può reclutare personale a tempo indeterminato a copertura di posti di nuova istituzione sempre nel rispetto dei tetti di spesa. Per prevenire le eccedenze, si consiglia comunque di adottare strumenti negoziali quali forme di flessibilità (part time) in sede di contrattazione o con iniziative di formazione e riqualificazione.
Gli atti di adozione per la ricollocazione del personale, infine, dovranno elencare i posti coperti, i posti vacanti e disponibili, i posti vacanti ma non disponibili e i posti che presumibilmente si renderanno vacanti per cessazione dal servizio entro i prossimi due anni.
L’assessorato regionale per la Salute controllerà le dotazioni determinate nel rispetto dei limiti economici e numerici stabiliti. La Aziende sanitarie che ne ravvisino la necessità possono, comunque, annualmente apportare modifiche parziali al proprio organico, a condizione che non superino i limiti indicati nelle linee guida.