Ecocentri, Ecopunti e guardie ecologiche, così i Comuni d’Europa gestiscono i rifiuti

CATANIA – C’è una città in Europa (non in Italia), non lontano dai confini italiani, che ha adottato una strategia moderna e dinamica per la raccolta dei rifiuti, con lo scopo di minimizzare l’impatto estetico, migliorare la situazione igienica, ed essere economicamente vantaggiosa. In questa città sono presenti diversi sistemi di raccolta e smaltimento dei rifiuti: esistono gli Ecocentri, per il deposito di ingombranti, legname, vetro, carta, alluminio e latta, materiale da demolizione, scarti vegetali, rifiuti speciali, aperti 6 giorni su 7, dal lunedì al sabato, e gli Ecopunti, dove è possibile depositare Rsu, vetro, carta, alluminio e latta, pile.

I primi, dunque, sono strutture attrezzate e sorvegliate in grado di gestire qualunque scarto domestico, incentivare e incrementare le raccolte separate, ridurre i costi di raccolta e smaltimento, offrire occasioni di recupero gratuito di oggetti riutilizzabili (una sorta di “mercatino”, nel quale oggetti ancora in buone condizioni sono a disposizione dei cittadini che ritengono di poterli riutilizzare) e ridurre gradualmente la raccolta porta a porta degli ingombranti. Gli Ecopunti per la raccolta dei principali materiali riciclabili, invece, sono a disposizione dei cittadini 24 ore su 24, tutti i giorni della settimana e consentono lo smaltimento quotidiano della differenziata prodotta in ambito domestico.

Una bella differenza rispetto a Catania, dove gli ecopunti, realizzati nel 2005 con lo stesso scopo, non solo sono utilizzati dalla cittadinanza come semplici cassonetti dei rifiuti, ma vengono svuotati raramente. La città europea presa in considerazione, inoltre, utilizza volontari per coprire la funzione di guardia ecologica che ha anche la funzione di monitorare il territorio dei quartieri. Questa figura volontaria svolge una seconda funzione, altrettanto importante, nell’ambito del monitoraggio del territorio dei quartieri cittadini. Una panchina rotta, divelta, o un palo storto sono solo alcuni dei problemi ordinari che la guardia ecologica annota e comunica al responsabile del servizio competente. Un altro problema, non meno importante, è quello dell’uso corretto da parte dei cittadini delle strutture messe a disposizione sul territorio per la consegna dei rifiuti. La Guardia ecologica vigila sul conferimento dei rifiuti  e aiuta i cittadini, arrivando in casi estremi a segnalare al servizio competente coloro che non vorranno seguire le regole.
A onor del vero, se al Sud Italia fatichiamo a trovare un comune che realizzi la raccolta della spazzatura in modo organizzato e così regolamentato, lo stesso non può dirsi per i comuni del Nord, dove l’organizzazione relativa alla raccolta dei rifiuti si sta avvicinando ad elevati standard.

A Rozzano, in provincia di Milano, ad esempio, si è registrato un progressivo aumento della percentuale di raccolta differenziata grazie al moderno sistema di raccolta interrato dei rifiuti. Le campagne di sensibilizzazione, la distribuzione gratuita di sacchetti in mater bi (biodegradabili) per la raccolta separata della frazione umida e soprattutto gli investimenti effettuati per le nuove tecnologie di raccolta interrata dei rifiuti, con i moderni Ecopoint, stanno dando ottimi frutti e rendono più efficiente e migliore la differenziazione della raccolta. Divisi per tipologia di rifiuto da recuperare, sono  accessibili solo grazie ad una chiavetta elettronica in possesso ad ogni famiglia. Il sistema di accesso elettronico consente inoltre, potenzialmente, l’abbinamento tra quantità di rifiuti e cittadino che li conferisce. Questo potrebbe prospettare, in futuro, un’articolazione differenziata della tariffa pagata per il servizio di gestione dell’immondizia. Il sistema di raccolta interrata dei rifiuti, a Rozzano, ha consentito l’eliminazione delle isole ecologiche a vista, che provocano tanti problemi di igiene e cattivi odori. In confronto la situazione catanese presenta un paradosso, se si pensa che  che le tre isole ecologiche, la cui costruzione è stata predisposta nel 2005, e che devono ancora essere attivate, sono già state superate.