Sono stati assunti per chiamata diretta e senza concorso i raccomandati delle segreterie politiche, i quali avrebbero maturato il diritto a vedere trasformato il loro contratto a tempo indeterminato.
In questo modo, il ceto politico, oltre a violare gli articoli 1, 3 e 97 della Costituzione, ha violato il principio etico secondo il quale anche coloro che non erano stati raccomandati avevano pari diritto di entrare nella Pubblica amministrazione.
Questo diritto è stato più volte oggetto di decisioni del Consiglio di Stato che ha coniato il termine aspiranti per coloro che possono essere ammessi al pubblico lavoro al pari di coloro i quali si sono autodefiniti precari.
“Sono aspirante, la Regione mi assuma. Come tale ho il diritto di inviare una domanda con allegato il mio curriculum alla Regione ed al Comune di mia residenza, nonchè ad altri Comuni, per chiedere che la mia abilità profesionale ed i miei titoli vengano valutati al pari di quelli che già lavorano all’interno della Pubblica amministrazione e che non hanno più diritti di me. Non sono cittadino secondario solo per il fatto di non essere stato raccomandato”.
Quello che precede è un comportamento deprecabile che portiamo all’attenzione dell’opinione pubblica, in modo che essa sostenga gli aspiranti, che induca la pubblica amministrazione ad un comportamento equo e non discriminatorio nei confronti di coloro che sono fuori le mura. Si potrebbe osservare che così operando si viola l’articolo 97, terzo comma della Costituzione, che impone l’ingresso nella Pa solo mediante concorso pubblico.
Ma perchè, chiediamo a lor signori, fare i contratti ai precari non viola tale dettato costituzionale? E non viola il principio che i cittadini sono tutti uguali, che si trovino dentro o fuori la Pa?Altra osservazione: chi ha lavorato per molti anni negli uffici pubblici avrebbe acquisito competenze. Domanda: ma chi ha validato tali competenze? E come si può affermare che gli esterni non abbiano competenze maggiori e, quindi più diritto di entrare nella Pa rispetto ai precari?
Ci aspettiamo valutazioni serene, che tengano conto degli stessi doveri e diritti.